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Isola d'Elba, arrestato vice prefetto per associazione a delinquere

Nellʼoperazione anti ʼndrangheta è finito dietro le sbarre anche un membro di un clan operante nel Piemonte, ritenuto il mandante dellʼomicidio del procuratore Bruno Caccia

Isola d'Elba, arrestato vice prefetto per associazione a delinquere - foto 1
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La Gdf ha arrestato il vice prefetto reggente l'ufficio della prefettura dell'isola d'Elba, Giovanni Daveti, 66 anni, e un boss della 'ndrangheta, Giuseppe Belfiore, 61, operante anche in Piemonte: fu mandante dell'omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia.

Nei confronti di altri 7 soggetti sono scattati gli arresti domiciliari. Tra le accuse contestate agli arrestati, anche quella di associazione a delinquere e porto abusivo di esplosivi.

L'attività si inserisce nell'ambito di un'articolata indagine coordinata dal procuratore di Livorno, Ettore Squillace Greco. Il gruppo criminale si era costituito nella città portuale toscana per commettere frodi fiscali. L'inchiesta ha portato alla denuncia di 27 persone responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere, porto abusivo di esplosivi (detenuti al fine di compiere un atto di intimidazione), contrabbando di 9 tonnellate di sigarette, indebita compensazione di debiti tributari tramite fittizie compensazioni, illecita sottrazione al pagamento delle accise sugli alcolici, anche mediante falso in documenti pubblici informatici.

Come è emerso dalle indagini il vice prefetto ritenendosi vittima di una truffa immobiliare avrebbe pianificato con un amico livornese una vendetta, dando incarico a un complice di reperire dell'esplosivo da usare contro la vettura di famiglia del suo presunto truffatore. Gli ordigni furono intercettati dalla guardia di finanza il 16 novembre vicino al porto in un'auto con a bordo uno degli indagati che ora si trva ai domiciliari: quattro cariche confezionate in modo da esser fatte brillare a distanza con un telecomando.