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Omicidio-suicidio nel Padovano, "Alessia uccisa dal padre omofobo"

Lʼaccusa dellʼamico gay: "Lui non poteva accettare che fosse lesbica"

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"Alessia è morta perché era lesbica. Dopo quel che è successo non si può ignorare questo conflitto familiare che esisteva e per Alessia era un problema serio". E' l'accusa di Mirko Zoccarato, gay dichiarato dal 2009, e amico della 33enne di San Giorgio Pertiche, uccisa dal padre Tiziano, che ha poi rivolto l'arma contro se stesso. Secondo la testimonianza fatta al Mattino di Padova all'origine dell'omicidio-suicidio ci sarebbe quindi un caso di omofobia.

Un triste quadro emerge dalle parole dell'amico della vittima. "La gente deve sapere chi era Tiziano Gallo: mi ha insultato e minacciato solamente perché sono un omosessuale. Mi ha incrociato al bar Centrale e mi ha detto 'Vai via frocio di m... spero che un'auto ti tiri sotto'. In un'altra occasione mi ha scansato malamente per aprirsi il passaggio", ha raccontato Zoccarato. Il 63enne, ex operaio alla Carraro e vedovo da 13 anni non sopportava che la figlia fosse lesbica.