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Raggi: "Sempre contro la mafia, ma lo spot di Ostia non mi è piaciuto"

Nello sketch per promuovere gli eventi della frazione litoranea di Roma lʼattore minaccia ironicamente il suo interlocutore di dargli una testata, come fece Roberto Spada con il giornalista Piervincenzi

Raggi:
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"Ostia è un luogo bellissimo ma lo spot 'Un'estate senza testate' non mi è piaciuto.

Non è questo il modo giusto per dire che i cittadini del litorale di Roma sono per la stragrande maggioranza persone oneste". Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, in merito allo spot nel quale si fa riferimento alla testata di Roberto Spada al giornalista Daniele Piervincenzi. "Non abbiamo mai abbassato lo sguardo davanti ai mafiosi e non lo faremo mai", spiega.

"Allo stesso tempo - aggiunge la Raggi -, non sono accettabili le strumentalizzazioni da parte di chi per una vita non ha fatto nulla contro la malavita e ha lasciato che le famiglie criminali prosperassero in quel territorio".

"La lotta alla mafia si fa presidiando realmente la città, puntando il dito contro i criminali di una zona dove, per anni, i vecchi politici non hanno avuto neanche il coraggio di pronunciare il loro nome - spiega ancora il sindaco -. Si realizza facendo riaprire la palestra della legalità, abbattendo i chioschi abusivi, sottraendo le spiagge a chi le occupava illegalmente e restituendole a tutti i cittadini onesti".

Lo spot incriminato - "Ostia, un'estate senza testate". E' questa la frase che sta suscitando non poche polemiche a Roma. Si tratta della pubblicità trasmessa da un'emittente radiofonica in onda in tutte le stazioni della metropolitana, che fa il verso alla "capocciata" di Roberto Spada ai danni di Daniele Piervincenzi, giornalista di Nemo. Voce dello spot quella dell'attore romano, Fabio Avaro: "Quest'anno l'Estate romana si svolge anche al mare di Roma: mostre di pittura, musica, artisti di strada, spettacoli per bambini, rassegne, sport e fitness, auto d'epoca e tanto altro ancora". La frase viene interrotta da un'altra voce che in dialetto romano lo incalza: "Sì a Fà ma sbrigate, c'avemo 30 secondi, falla meijo". Avaro non ci sta (sempre in tono scherzoso): "Ma che voi? Oh, mò t'a dò 'na capocciata". "Macché no, 'na capocciata a Ostia?" lo riprende quasi sottovoce. Così Avaro si ridà un tono e aggiunge: "Maggiori informazioni sul sito del X Municipio. Ostia, un'estate senza testate! Mo, joo spiego sennò capiscono male".

Pioggia di critiche - La pubblicità è tutta in tono scherzoso, con l'unico obiettivo di annunciare gli appuntamenti estivi che si svolgeranno nel X Municipio. Il riferimento però all'episodio violento dello scorso novembre ha scatenato l'indignazione della consigliera municipale di Forza Italia, Maria Cristina Masi, che ha presentato una interrogazione al presidente M5S, Giuliana Di Pillo, in cui si chiede chi abbia autorizzato lo spot e quanto sia costato al Municipio. La consigliera domanda inoltre "se è normale utilizzare fatti di cronaca che hanno minato l'immagine nazionale e internazionale del litorale della Capitale per pubblicizzare la stagione estiva".

Il Pd chiede il ritiro dello spot - Il capogruppo del Partito Democratico al X Municipio, Athos De Luca, ha presentato un'interrogazione urgente con la richiesta di ritiro dello spot. "Si sono sempre lamentati della stampa che parlava di Ostia solo per la mafia e poi promuovono e ricordano a tutti la presenza della mafia e della violenza anziché promuovere eventi di livello nazionale per accreditare una nuova immagine di Ostia - spiega De Luca -. Dopo la gaffe della pubblicità del mare di Roma sullo squallore di una banchina del Tevere anziché a Ostia, la giunta 5 Stelle assesta un altro colpo all'immagine di Ostia. Non ci sono più limiti alla dabbenaggine".