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Genova, falso allarme per il caso sospetto di Ebola: era malaria

Il primo test sul 25enne originario della Sierra Leone ha dato esito negativo. Una seconda analisi è prevista dopo 24 ore

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Il sospetto caso di Ebola segnalato in mattinata presso l'ospedale San Martino di Genova era in realtà un caso di malaria. A rivelarlo è stato il primo test clinico effettuato nei laboratori dell'ospedale Spallanzani sull'ingegnere di 25 anni originario della Sierra Leone ricoverato in isolamento nel reparto di malattie infettive. Per confermare la diagnosi si attende un nuovo test che dovrà essere effettuato a 24 ore dal primo.

Genova, falso allarme per il caso sospetto di Ebola: era malaria

Giunto in città il 19 settembre per uno stage, il 25enne era in regime di "sorveglianza" da parte della Asl3 proprio perché proveniente da un Paese a rischio.

Mentre sembra "rientrare" l'emergenza Ebola in Africa occidentale, dove l'epidemia ha fatto migliaia di vittime, non c'è dunque nessun nuovo caso "italiano" a riaccendere i riflettori sul virus. Gli altri due italiani colpiti dall'infezione erano entrambi impegnati con Emergency In Sierra Leone, uno dei Paesi dove l'epidemia si è maggiormente diffusa: il medico siciliano Stefano Pulvirenti e l'infermiere sardo Stefano Marongiu. Entrambi, rientrati dall'Africa, sono stati curati in isolamento allo Spallanzani, ed entrambi sono riusciti a sconfiggere il virus.

Pulvirenti è stato dimesso a gennaio e Marongiu a giugno. I protocolli terapeutici hanno dunque funzionato, anche se per Marongiu sono stati impiegati farmaci e procedure diversi rispetto al "paziente zero" Pulvirenti.

In Africa la situazione continua a migliorare tanto che, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità aggiornati a settembre, nei paesi colpiti da epidemia di Ebola ci sono stati solo tre nuovi casi, di cui due in Guinea e uno in Sierra Leone. Ci sono comunque rischi di ulteriore trasmissione, e "la vigilanza deve restare alta". Il bollettino "traccia" anche l'arrivo dei fondi stanziati dalle istituzioni internazionali: fino a questo momento è arrivato il 69% degli aiuti promessi.