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Disabili fatti scendere dal treno, Trenitalia: "Abbiamo fatto tutto il possibile" | Ma l'associazione difende i passeggeri: "Non è colpa loro"

Quello che è stato definito come un episodio di grave inciviltà, ovvero turisti che "rubano" il posto ad un gruppo di disabili, assume un'altra connotazione dopo l'intervento dell'associazione protagonista della storia

"Noi abbiamo fatto il possibile, abbiamo organizzato un pullman, fornendo un kit di assistenza per mangiare e bere e per tutti ci sarà il rimborso integrale del biglietto", questa la versione ufficiale di Trenitalia a commento di quanto avvenuto nella stazione di Genova Piazza Principe dove un gruppo di disabili ha trovato i propri posti (prenotati in anticipo) occupati da un gruppo di turisti i quali li hanno obbligati a scendere e andare a Milano in pullman.

"I turisti erano tutti italiani - prosegue Trenitalia -, erano di ritorno dalle vacanze di Pasqua e avevano il regolare biglietto per quel treno, ma avrebbero potuto proseguire il viaggio restando in piedi". Ma l'associazione Haccade interviene sulla vicenda: "Non è colpa di chi non si è alzato ma di chi non ha garantito il servizio".

La ricostruzione secondo Trenitalia - Trenitalia "aveva riservato sulla prima vettura del treno regionale 3075 Albenga-Milano i posti necessari a far viaggiare da Genova a Milano una comitiva di persone con disabilità, 27 persone e 3 accompagnatori. Sul treno, arrivato a Genova Piazza Principe, in ritardo per un precedente atto vandalico, che aveva costretto a cambiare tipo di convoglio a Savona, sono saliti numerosi viaggiatori occupando tutti i posti, compresi quelli tenuti e rimasti fino a Genova liberi per la comitiva. A quel punto il personale di assistenza alla clientela è salito a bordo per invitare le persone a liberare quei posti. Dopo circa venti minuti, nell'impossibilità di persuadere i clienti e permettere alla comitiva di viaggiare seduta e in maniera confortevole, com'era previsto, Trenitalia ha individuato una soluzione alternativa, utilizzando un pullman". E' questa la ricostruzione di Trenitalia di quanto avvenuto nella stazione di Genova Piazza Principe, fornita dalla stessa azienda ferroviaria.

 

"E' stata quindi fornita a Genova la massima assistenza - si legge nella nota -, consegnando a ciascuno un kit con snack e bevande, accompagnandoli ai servizi igienici e, successivamente, al pullman per raggiungere Milano. Trenitalia, esprimendo vivo dispiacere e sdegno per l'accaduto, rimborserà integralmente il biglietto a tutti i partecipanti e conferma il proprio impegno a tutelare il diritto alla mobilità di tutti, in particolar modo di chi, per poterne godere pienamente, necessita di ogni doverosa attenzione: professionale, organizzativa e di comune senso civico". 

 

La replica dell'associazione Haccade: "Una narrazione agghiacciante di Trenitalia" - "La responsabilità di quanto successo non è di chi non si è alzato, ma di chi non ha garantito il servizio": lo ha detto Giulia Boniardi, responsabile di Haccade, l'associazione con cui viaggiavano i 25 disabili che non sono riusciti a salire sul treno e sono dovuti tornare in pullman a Milano. "Stanno mettendo le persone una contro l'altra - ha detto all'agenzia Ansa -, è una narrazione agghiacciante, il focus è la mancata tutela di un diritto, quello di viaggiare, il messaggio - sottolinea Boniardi - non è 'poveri disabili trattati male'".

 

I ragazzi si sono accorti del "polverone" leggendo i giornali - Avevano passato il giorno di pasqua passeggiando per Genova e mangiando la focaccia i "turisti per Kaos" ospiti del progetto di vacanze per persone con disabilità cognitiva o psichica, nato nel 2011 e ampliato negli anni grazie all'associazione Haccade. Del polverone causato da quanto successo lunedì pomeriggio, quando sono dovuti rientrare a Milano in pullman, anziché in treno "si sono accorti solo oggi, leggendo i giornali" racconta Boniardi. 

 

 

Stefani: "Episodio di inciviltà che va stigmatizzato" - "L'Italia "L'inclusione è una battaglia che ci vede tutti uniti ed episodi del genere vanno stigmatizzati all’unanimità, altrimenti avremo perso tutti. Per fortuna ci sono tante persone nel nostro Paese che rispettano i diritti delle persone con disabilità: a loro sembrerà assurdo quanto accaduto sul treno Genova-Milano". Lo ha scritto su Twitter il ministro per le Disabilità, Erika Stefani riguardo la vicenda dei ventisette ragazzi disabili costretti a scendere dal treno.

 

Toti: ho parlato con il ministro a Giovannini - "Abbiamo parlato del caso dei disabili fatti scendere dal treno alla stazione di Genova Principe con Trenitalia, l'ho fatto stamattina presto anche con il ministro Giovannini, ci siamo accordati per vederci entro la settimana". Lo spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine dei lavori del Consiglio regionale. "Lo sfondo di tutto questo è la necessità di programmare un servizio di treni interregionali, che dipendono evidentemente dal contratto ministeriale non dal contratto di servizio regionale con Trenitalia, che agevoli il nostro turismo e la possibilità di muoversi tra le Regioni soprattutto del nord e le riviere liguri in una stagione turistica che si preannuncia molto incoraggiante".

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