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Diciotti, irreperibili circa 50 dei migranti trasferiti dalla nave

Si sono allontanati da diversi centri di accoglienza. Salvini ironico: "Non li avevo sequestrati?. La Caritas: "Non sono detenuti"

Diciotti, irreperibili circa 50 dei migranti trasferiti dalla nave - foto 1
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Circa 50 migranti della nave Diciotti si sono resi irreperibili.

Diversi si sono allontanati dal centro di Rocca di Papa prima di partire verso le diocesi ospitanti, altri hanno fatto perdere le loro tracce una volta arrivati nei vari centri Caritas. Il Viminale ha precisato che "per la legge queste persone hanno libertà di movimento e quindi non sono sottoposte alla sorveglianza dello Stato". Ironia di Salvini: "Non li avevo sequestrati?".

"Erano così disperati - sottolineano i sottosegretari all'Interno Stefano Candiani e Nicola Molteni - che hanno preferito rinunciare a vitto e alloggio garantiti per andare chissà dove. È l'ennesima prova che chi sbarca in Italia non sempre scappa dalla fame e dalla guerra, nonostante le bugie della sinistra e di chi usa gli immigrati per fare business".

"Di queste persone - spiega invece il direttore della Caritas Italiana, don Francesco Soddu - nessuno vuole rimanere in Italia, si sa. E davanti ad una situazione di affidamento o prima o dopo avrebbero potuto scegliere di allontanarsi volontariamente", proprio perché la struttura che li accoglie non ha il compito di trattenerli. "E' stato allontanamento volontario, non una fuga. Si fugge da uno stato di detenzione e non è questo il caso, nessuno vuole rimanere in Italia, si sa".

I migranti della Diciotti che si sono resi irreperibili (alcuni al centro di Rocca di Papa, altri da Messina, altri ancora già arrivati a Frosinone e due eritrei attesi a Bologna), per don Soddu "potranno chiedere asilo in Italia o all'estero ricominciando quella procedura che era stata avviata nelle nostre strutture, a partire dal centro di accoglienza straordinaria" Mondo Migliore.

Ironico il commento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Erano così bisognosi di avere protezione, vitto e alloggio, che hanno deciso di allontanarsi e sparire! Ma come, non li avevo sequestrati?". Il vicepremier sottolinea quindi che si tratta dell'"ennesima conferma che non tutti quelli che arrivano in Italia sono 'scheletrini che scappano dalla guerra e dalla fame'. Lavorerò ancora di più per cambiare leggi sbagliate e azzerare gli arrivi".