La Marmolada passa al Trentino, Zaia sul piede di guerra: "Giù le mani"
DallʼAgenzia del Territorio di Roma arriva un primo verdetto: la vetta più alta delle Dolomiti non è più del Veneto
Trentino e Veneto: alleati nella sfida per le Olimpiadi d'inverno, divisi dai confini di un ghiacciaio.
Sì perché dall'Agenzia del Territorio di Roma è arrivato il verdetto: la Marmolada passa al Trentino. Una disputa che dura ormai da quarant'anni e che ora rischia di diventare una vera e propria battaglia politica.
Cos'è successo - Di fatto la decisione annulla l'accordo del 2002 tra gli allora presidenti del Veneto, Giancarlo Galan, e del Trentino, Lorenzo Dellai, che, superando il decreto presidenziale firmato da Sandro Pertini nel 1982, concedeva un'area di ghiacciaio, in vetta, al comune bellunese di Rocca Pietore. È l'area in cui arriva la funivia Marmolada.
L'ira di Zaia: "Giù le mani - Durissima la reazione del governatore del Veneto Luca Zaia: "Giù le mani dalla Marmolada, la difenderemo con le nostre unghie. Difenderemo quel confine, nel senso che riguarda gli impianti di risalita, attività economiche e identitarie che sono del Veneto. Del resto si tratta di un dibattito che va avanti da decenni, e vogliamo entrare nel vivo con la convinzione di avere una proposta alternativa. Questa è una partita che si potrebbe risolvere con il buon senso, ma mi sembra di capire che il buon senso sia stato affidato ai legali, allora continueremo con i legali”.
Canazei esulta -"Siamo soddisfatti di questo riconoscimento”, ha commentato il sindaco di Canazei, Silvano Parmesani, “è molto importante ai fini di eventuali sviluppi della rete impiantistica. Ma siamo pronti a sederci al tavolo della trattativa col Veneto".