De Luca: "Mastursi ha sbagliato a non avvisarmi della perquisizione"
Il governatore campano scarica il suo ex braccio destro: "Non è né Winston Churchill né Cavour". E avverte: "Chi mi assedia riceverà olio bollente". La telefonata del giudice al marito: "Abbiamo deciso, è fatta"
"Sicuramente è stato un comportamento sbagliato e infatti non c'è più".
Nel corso di un'intervista rilasciata alla webtv del Il Mattino, De Luca ha dichiarato: "Quando gli è stato sequestrato il telefono cellulare chiesi conto a Mastursi e lui mi disse che erano fesserie". "Non so se dietro c'è qualcosa di grosso - ha aggiunto-, per quello che mi riguarda non c'è nulla. Quelli che collaborano sanno che chi sbaglia è colpevole tre volte".
Alla domanda "secca" su chi è Mastursi (a sinistra nella foto, ndr) De Luca ha citato Montale: "Non chiederci la parola... Non è Winston Churchill, né Cavour. E' una persona che fa il suo lavoro come tante. A volte bene, a volte male".
"Non so niente di niente"
- Ai giornalisti De Luca ha poi ribadito di essere "tranquillo" e di "non sapere niente di niente" dell'inchiesta nella quale si ritrova indagato. "La magistratura deve andare avanti ed è mio dovere mantenere il massimo riserbo", ha detto. "Rassereniamo chi ci ascolta non ho nessun problema di tensione, se li avessi avuto per tutte le vicende di questi anni sarei già al Creatore".Nonostante abbia dichiarato di "non voler andare oltre una virgola" in merito alla presunta richiesta di una nomina nel settore della Sanità, il governatore campano ha detto: "Probabilmente qualcuno aveva voglia di fare un po' di millantato credito". Sul capitolo Sanità, De Luca non si risparmia: "La Sanità in Campana è stato il campo di aggregazione di clientela politica più vasto. E lì ho fatto pulizia. Ho commissariato decine di strutture e riaperto l'albo dei direttori generali. Voglio avere in Campania il meglio delle professionalità e managerialità presenti in Italia".