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Asti, si laurea al posto del figlio ucciso quando aveva 11 anni

La vita del giovane ragazzo era stata stroncata da un colpo di fucile sparato inavvertitamente da un amico

Asti, si laurea al posto del figlio ucciso quando aveva 11 anni - foto 1
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Il 2 luglio 2007, l'11enne Flavio Rossi veniva ucciso a Villafranca d'Asti da un amico con un colpo di fucile partito inavvertitamente mentre giocavano.

Da quel giorno i genitori, straziati dal dolore, hanno intrapreso una serie di attività per ricordare il loro bambino defunto. E, proprio in questi giorni, il papà 60enne di Flavio, Pierluigi Rossi, si è laureato in Giurisprudenza per onorare la memoria del figlio, che oggi avrebbe 23 anni. "E' vero che ero io a sostenere gli esami, io a presentarmi alle lezioni, io a discutere la tesi, ma la laurea non è solo mia, l'abbiamo conseguita in tre: io, Anna (la moglie, ndr) e Flavio", ha dichiarato Pierluigi a La Nuova Provincia.

La vicenda - Quella mattina del 2 luglio 2007, Pierluigi ha accompagnato il figlio a casa di un compagno di scuola. Era la prima volta che ci andava. I due stavano giocando, la mamma del ragazzo è uscita, lasciandoli soli. L'amichetto di Flavio ha preso un fucile lasciato incustodito, da cui è partito il colpo fatale. Dopo sette anni di processo, i genitori del ragazzo sono stati condannati penalmente, mentre Anna e Piergiorgio hanno ricevuto un risarcimento, che hanno poi destinato ad altri bambini.

L'idea - A 55 anni, nel febbraio 2013, Pierluigi, appoggiato dalla moglie, si è iscritto all'Università Unitelma-Sapienza di Roma. Non studiava più da anni. La scelta della facoltà è dipesa dalla volontà di capire da vicino il mondo giudiziario conosciuto durante gli anni di processo per la morte di Flavio. Con una tesi dedicata al figlio, Pierluigi ha potuto così onorare la sua memoria e il suo amore per lo studio, ottenendo, tra l'altro, un bel 110 e lode. Sul frontespizio della tesi una dedica speciale: "A Flavio, per sempre luce nella nostra vita". "Immaginiamo Flavio che da lassù ci sorride fiero, con quella 'luce' che lui ha lasciato nei nostri cuori e che ci ha permesso di trasformare il dolore in forza per andare avanti", ha conluso Pierluigi.