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Amanda Knox e le molestie nel carcere umbro: "La guardia mi chiedeva di fare sesso con lui"

Nel libro verità della ragazza di Seattle emergono nuovi dettagli sui giorni di detenzione a Perugia e sulle pressioni psicologiche da parte della guardia carceraria Raffaele Argiro

Getty

"Il secondino mi chiedeva con chi avevo fatto sesso, voleva sapere quanti ragazzi avevo e se volevo andare a letto con lui". Amanda parla di molestie e pressione psicologica. La ragazza, per cui è stata annulata l'assoluzione per l'omicidio di Meredith Kercher, racconta nel suo libro verità Waiting to be Heard nuovi particolari sui giorni passati nel carcere umbro.

Nelle 400 pagine pubblicate da Harper Collins, casa editrice di New York che si è aggiudicata l'esclusiva delle memorie di Amanda dopo aver sborsato più di tre milioni di euro, ecco i dettagli di quello che è accaduto a Perugia prima, durante e dopo l'omicidio di Meredith. Nei sei mesi che sono serviti ad Amanda per preparare il manoscritto, sono affiorati nella mente della ragazza i ricordi di quei quattro anni passati nella prigione Capanne.

Ecco spuntare nuovi dettagli sulle molestie sessuali e i dialoghi con le compagne di cella. Amanda racconta delle continue richieste di una detenuta per iniziare con lei una relazione lesbo con lei. In alcune pagine ricorda di come le venne riferito di essere sieropositiva poco dopo il suo arrivo in carcere. Ma le novità della vicenda ruotano tutte attorno a Raffaele Argiro, guardia carceraria, già accusato di aver molestato un'altra detenuta e ora in pensione.

Amanda accusa Argiro di non aver fatto altro che parlare di sesso con lei a partire dal giorno dopo il suo arresto. In un messaggio a un'amica, la ragazza di Seattle racconta che Argito la accompagnava a ogni visita medica, due volte al giorno, e di sera la chiamava al terzo piano della prigione in una sala vuota per una chiaccherata. "Era fissato con il sesso, con chi l'avevo fatto, come mi piaceva farlo, se avessi voluto farlo con lui", scrive nel libro. "Ero così sorpresa e scandalizzata dalle sue provocazioni che qualche volta mi chiedevo se non stessi capendo male quello che mi stava dicendo. Quando mi accorgevo che voleva parlare di sesso provavo a cambiare argomento".

Il poliziotto ha fatto causa alla ragazza per diffamazione dopo che Amanda ha detto di essere stata molestata durante gli interrogatori Il secondino. Intervistato da Bob Graham, giornalista inglese molto vicino alla famiglia Knox, la guardia ha ammesso di aver parlato di sesso con Amanda pur sostenendo che sia stata lei a introdurre l'argomento. "Le ho parlato molto ma solo per calmarla", ha detto Argiro. "Le ho chiesto quanti fidanzati avesse avuto, ma era sempre lei a iniziare a parlare di sesso".