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Sesso e disabilità, "Una volta al mese una prostituta viene a casa mia"

Carlo ha 37 anni e soffre di distrofia muscolare. Costretto in carrozzina fin da bambino, dal 2005 usa un respiratore. "Dopo anni passati a cercare lʼamore - racconta a Tgcom24 - mi sono arreso e ho contattato una prostituta"

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Carlo ha 37 anni e soffre di distrofia muscolare. Costretto in carrozzina fin da bambino, dal 2005 usa un respiratore. "Dopo anni passati a cercare l'amore mi sono arreso e ho contattato una prostituta. Non ce la facevo più - spiega a Tgcom24 -. I disabili hanno desideri come tutti gli altri, non siamo angeli asessuati".

"Come tutti la sessualità è iniziata con la masturbazione ed è continuata così fino a quando ho avuto mobilità alle mani. Sono single e non ho mai avuto una fidanzata. Le mie esperienze sessuali si limitano a quelle con le escort: fino a qualche anno fa speravo di riuscire a incontrare una persona che superasse il limite della mia malattia, ma poi mi sono arreso".

Che cosa implica la sua disabilità?
Ho bisogno di assistenza per fare i miei bisogni, per lavarmi, per vestirmi e per mangiare. Sebbene con difficoltà muovo le mani, riesco con fatica a usare il mouse e guidare la carrozzina, ma ho grossi problemi con la masturbazione. L'inverno non esco perché il freddo mi blocca, ma soprattutto perché con la mia situazione cardio-respiratoria (che non mi preclude il sesso) un'eventuale influenza può essere pericolosa. In estate invece esco sempre, in giro per feste e locali. Ho problemi a deglutire e a masticare, quindi non posso mangiar di tutto, solo cose morbide.

Come ha deciso di ricorrere a una prostituta? E' stato aiutato da qualcuno?
Diciamo che per un disabile, a meno che non incontri una persona capace di desiderare andando oltre l'apparenza fisica, la prostituzione rimane l'unica alternativa anche se, non credo che tutte le prostitute siano disposte ad avere rapporti con chi è affetto da disabilità. Quando ho capito che non ne potevo più e avevo l'esigenza fisica di un rapporto, ne ho parlato con mia madre, con la quale ho un rapporto piuttosto aperto. Certo non che fosse entusiasta della cosa, ma ha capito. Una volta al mese, chiamo una prostituta, che viene a casa.

Che tipo di reazione hanno le prostitute?
Sono stato fortunato: frequento sempre le solite tre persone. Si sono dimostrate comprensive e disponibili ad aiutarmi e venire incontro ai miei particolari bisogni. Si sono rivelate persone molto belle anche da un punto di vista umano.

Quanto le costa?
Dipende da una all'altra, in linea di massima si va dai 200 ai 400 euro. Sono piuttosto care, perché ho sempre cercato persone delle quali potevo essere sicuro che si prostituissero per scelta e non perché obbligate da qualcuno. Ho anche sempre preferito trovare ragazze italiane, per una questione di comprensione: ho bisogni specifici e ci vuole un'attenzione particolare data la mia patologia e non ho mai voluto rischiare che incomprensioni linguistiche creassero un ulteriore problema.

Quale differenza pensa potrebbe esserci fra una escort e un'assistente sessuale?
La prostituta che sceglie questa strada, nella maggioranza dei casi lo fa per un facile guadagno, ciò tuttavia non esclude che siano dotate di una certa sensibilità e capaci di dare affetto. L'assistente sessuale invece, fa questa scelta perché è dotata di una certa empatia verso chi ha una disabilità ed è disposta ad aiutare il disabile a scoprire il suo corpo e la sua sessualità. Inoltre la formazione e la preparazione di queste persone darebbero una maggiore tranquillità, per chi ha determinate patologie. Sicuramente l'istituzionalizzazione dell'assistente sessuale aiuterebbe ad abbattere il tabù che vede il disabile come un angelo assessuato e non una persona capace di desiderare, come è in realtà.