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Asilo Cip e Ciop, condannate le due maestre

Genova, 6 anni e 4 mesi alla Scuderi e 5 anni alla Pesce per maltrattamenti sui bambini

Ansa

Le maestre Anna Laura Scuderi ed Elena Pesce dell'asilo nido Cip e Ciop di Pistoia sono state condannate in primo grado per maltrattamenti sui bambini dal tribunale di Genova. La prima a 6 anni e 4 mesi di reclusione, la seconda a 5 anni. Furono arrestate il 2 dicembre 2009. Il pm aveva chiesto 8 anni per la Scuderi e 6 per la Pesce. L'inchiesta fu trasferita a Genova perché uno dei dei bambini dell'asilo è figlio di un magistrato toscano.

Gli avvocati difensori delle due mastre hanno annunciato che ricorreranno in appello perchè "il giudice - spiegano i legali - non ha tenuto conto delle circostanze attenuanti generiche". Il gup Fucina ha poi riconosciuto le provvisionali per alcune parti civili, che vanno da 5 a 50mila euro, in proporzione ai danni subiti dai bambini.

Genitori bimbi: "Sentenza dà senso di giustizia"
"Questa sentenza mi ha dato un profondo senso di giustizia per noi e soprattutto per i nostri bambini". A parlare, dopo la sentenza di condanna, è una delle mamme dei bambini che frequentavano la struttura. "La cosa che mi dà soddisfazione - prosegue la mamma con la voce commossa - è che è stata una sentenza che non può essere messa in discussione".

Una madre: "Per loro volevo un Natale in galera"
Sono diversi i genitori che hanno assistito alla lettura della sentenza per Anna laura Scuderi ed Elena Pesce. "Nessuno potrà mai ripagare i nostri figli del danno subito. Questa vittoria deve essere un punto di partenza. In questo processo sono state fondamentali le perizie che hanno permesso di quantificare il danno subito dai bambini", dice Ilaria, madre di una bimba che aveva subito maltrattamenti. Ed un'altra dice: "Per quelle due volevo un Natale in galera".

Legale Scuderi: "Non è una sentenza equa"
"E' una sentenza esemplare e non equa come avevamo chiesto perché quella equa tiene conto delle attenuanti nella valutazione della gravità del fatto. Impugneremo la sentenza". E' il commento dell'avvocato Alessandro Mencarelli che, insieme a Stefano Pancoresi, difende Anna Laura Scuderi. "La perizia psichiatrica fatta dal consulente d'uffico - sostiene il legale - aveva rappresentato tutte le problematiche della Scuderi e anche il suo vissuto e per questo avrebbe meritato le attenuanti generiche".