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Tutti uniti contro la violenza sulle donne
Oggi si celebra la giornata mondiale

I dati sono allarmanti: in Italia una donna su tre è vittima di abusi, lʼanno scorso 127 omicidi

Ansa

Oggi in tutto il mondo sarà celebrata la giornata contro la violenza sulle donne, inaugurata nel 1999. L'Onu ha scelto la data del 25 novembre perché nello stesso giorno, nel 1981, alcune femministe organizzarono un incontro a Bogotà, in Colombia, per riflettere sulla condizione delle donne e per ricordare l'omicidio, avvenuto nel 1960, di tre sorelle, donne rivoluzionarie che lottavano contro il regime di Rafael Leónidas Trujillo. Assassinio avvenuto proprio il 25 novembre.

Quel giorno le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo appartato nelle vicinanze furono torturate, massacrate di botte e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. L'assassinio delle tre sorelle è ricordato ancora oggi come uno dei più truci della storia dominicana.

I dati rilasciati dalle agenzie internazionali parlano di una donna uccisa nel mondo ogni 60 minuti e l'Italia, purtroppo, non fa eccezione. Nel 2011 sono state 127 le donne uccise nel nostro paese, circa una ogni 60 ore, mentre nei primi nove mesi di quest'anno sono già più di 100, e di queste 74 sono rimaste vittima della violenza di mariti e fidanzati. In Italia infatti la prima causa di morte delle donne tra i 16 e i 44 anni è la violenza domestica e, secondo le anticipazioni dei dati 2012 di Telefono Rosa, le violenze all'interno di rapporti sentimentali sono in ulteriore aumento: questo tipo di abusi ha raggiunto l'85% di tutte le violenze, il 3% in più del 2011.

Secondo l'Istat in Italia almeno il 5% delle donne è stata vittima di stupri o tentati stupri e una italiana su tre tra i 16 e i 70 anni (più di sei milioni di donne), è stata vittima nella sua vita dell'aggressività di un uomo, di molestie fisiche o sessuali. Quasi 700 mila donne inoltre, sempre dati Istat, hanno subito violenze ripetute dal partner e avevano figli al momento della violenza, e nel 62,4% dei casi i figli hanno assistito a uno o più episodi di violenza.

Dati allarmanti anche quelli relativi al fenomeno dello stalking, in costante aumento negli ultimi anni: secondo l'Osservatorio nazionale sullo stalking, il 10% circa degli omicidi avvenuti in Italia dal 2002 al 2008 ha avuto come prologo atti di stalking, l'80% delle vittime è di sesso femminile e la durata media delle molestie insistenti è di circa un anno e mezzo.

Domani in molte piazze d'Italia donne e uomini scenderanno in piazza per dire basta a queste violenze. Fino ad oggi hanno aderito alla campagna otto città con i relativi sindaci, Bari, Bologna, Genova, Milano, Napoli, Roma, Palermo e Venezia. Tutti i primi cittadini hanno sottolineato la necessità di essere uniti in questa fondamentale campagna di civiltà