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Inneggiavano all'odio razziale sul web, 4 arresti
Oscurato il sito Stormfront.org

Ad aprile la pubblicazione di una lista "nera" antisemita. Eseguite diciassette perquisizioni in tutta Italia

Ansa

Alle prime ore di questa mattina, su tutto il territorio nazionale, la polizia di Stato ha effettuato quattro arresti e diciassette perquisizioni nei confronti di cittadini italiani nell'ambito di un'indagine per il contrasto di forme di incitamento all'odio razziale ed all'antisemitismo, realizzate sulla rete internet.

L'accusa è quella di aver costituito un'associazione dedita alla diffusione di idee fondate sulla superiorità della razza bianca, all'odio razziale ed etnico, veicolate attraverso la rete internet e, in particolare, utilizzando la sezione in lingua italiana del forum Stormfront.org che con provvedimento richiesto dal Pubblico Ministero Luca Tescaroli, ed emesso dal gip Stefano Aprile, è in via di oscuramento.

L'attacco a Saviano
L'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio ha intanto avviato un'istruttoria dopo gli insulti allo scrittore Roberto Saviano comparsi sempre su Stormfront e sta per presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Giovedì Saviano in un tweetaffermava che il sito Stormfront l'aveva attaccato con questa frase "L'ebreo Saviano vuole candidare un negro come sindaco di Castel Volturno". L'Unar, che definisce l'episodio "vergognoso", ha chiesto alla Polizia postale di intervenire per l'oscuramento del sito, che "costituisce un vero incitamento all'odio razziale".

Redatta "lista dei delinquenti italiani"
La rete antisemita scoperta dalla Digos di Roma aveva anche schedato una serie di personalità redigendo quella che chiamavano "lista di delinquenti italiani". La lista includeva chi, secondo la rete antisemita, "avrebbe aiutato gli immigrati compiendo atti criminali e traendo profitto economico". Tra gli "schedati" anche il presidente della Camera Fini, il ministro Riccardi e il presidente della Comunità ebraica di Roma Pacifici. E poi il sindaco di Roma Alemanno, i giornalisti Gad Lerner e Maurizio Costanzo, il pm di Torino Laura Longo, i giudici del Tribunale del Riesame di Palermo Antonella Consiglio, Giuseppina Di Maida e Filippo Serio e il sindaco di Padova Flavio Zanonato.