FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Ascoli, il preside di un instituto tecnico rimette nell'aula magna un ritratto del Duce: è polemica

Le istituzioni si dividono sul quadro realizzato nel 1937 e tolto dopo la caduta del regime

Ansa

Si discute ancora ad Ascoli Piceno dove la ricollocazione nell'Aula magna dell'Istituto tecnico commerciale e per geometri "Umberto primo" di un dipinto con Benito Mussolini su un cavallo bianco e armato di spada. La tela realizzata da Aldo Castelli nel 1937 è stata rimessa nello stesso punto da cui era stata tolta dopo la caduta del regime.

Presidente della provincia favorevole

Da una parte c'è il preside Arturo Verna, già vice sindaco di Colli Del Tronto, e il presidente della Provincia, dall'altra l'Anpi, il Pd, e la segreteria della Cgil del capoluogo. Mentre il presidente della Provincia Piero Celani (Pdl) difende l'operazione e indirettamente anche il Ventennio, dove "liberi pensatori" collaborarono all'architettura del potere "senza imposizioni". Il preside insiste che si tratta di "un fatto d'arte e di cultura", e poi, sostiene, quello di Mussolini "è un ritratto idealizzato, un'allegoria del Fascismo e della sua riforma scolastica", tesa ad equiparare "licei e istituti tecnici".

"Con queste polemiche - continua Celani - stiamo dando ai giovani l'immagine di una lacerazione e di una divisione che nel 2012 non hanno più senso. Ci si vuole a tutti costi continuare a dividere su questioni storiche. E' ormai tempo che la storia venga accettata, fermo restando che ognuno farà le proprie considerazioni".

Anpi, Cgil e Pd contrari

Ma la Cgil si unisce all'Associazione partigiani nel chiedere a gran voce che la tavola (divisa in due parti) venga spostata altrove. Il sindacato si dice "stupito" che tutto ciò avvenga in una scuola pubblica, "dove non manca certo la capacità di valutare la portata simbolica di quella raffigurazione e il contrasto con i valori contenuti nella Costituzione repubblicana e antifascista".

Il capogruppo comunale del Pd Stefano Corradetti chiede alla Provincia ("decorata con medaglia d'oro al valor militare per l'attività partigiana") e al sindaco di intervenire sul preside e sull'Ufficio scolastico regionale per "l'immediata rimozione dell'opera". In questa vicenda, osserva, "non c'e' niente di artistico ne' di culturale: se si ritrovasse il fascio littorio che campeggiava sulla torre della scuola il preside lo rimetterebbe al suo posto? La scuola pubblica di una Repubblica democratica non può in alcun modo riproporre simboli della propaganda fascista", di una dittatura "contraria ai principi della Costituzione".