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Tizzoni: "Ho detto no ai voti della 'ndrangheta e per quelle 300 preferenze abbiamo perso"

Il consigliere comunale della Lista civica "Gente di Rho" racconta a Tgcom24 il suo no "allʼacquisto" di 2-300 voti per il ballottaggio alle elezioni comunali del 2011

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"Controllate, abbiamo perso al ballottaggio per 280 voti, esattamente quelli che mi erano stati offerti". Così Marco Tizzoni, consigliere comunale della Lista civica "Gente di Rho", racconta a Tgcom24 il suo no "all'acquisto" di 2-300 voti per il ballottaggio alle elezioni comunali del 2011. "La politica mi ha deluso - prosegue Tizzoni -: è sempre più collusa con certi ambienti, ma io rivendico la mia scelta".

Come è stato contattato dalla 'ndrangheta?
"Era il maggio 2011, uno o due giorni dopo il primo turno per l'elezione del sindaco di Rho. Con la mia lista civica appoggiavamo il candidato della Lega, che aveva conquistato il ballottaggio. Durante una delle varie iniziative della campagna elettorale, mi si avvicina un amico (Mario Silvio Scalambra, ndr) di una nostra candidata , e mi propone lo scambio".

Come lo aveva conosiuto?
"Questo signore era da noi conosciuto come "il ballerino", perché era il compagno di latino-americano di questa nostra candidata: entrambi medici, si erano conosciuti per questioni professionali. Ogni tanto, durante la campagna elettorale, la aveva accompagnata ad alcune iniziative. Per il resto non avevamo mai avuto rapporti".

In che termini le sono stati offerti questi voti?
"Come dicevo, al termine di un incontro, quando ci stavamo preparando al ballottaggio, mi ha avvicinato dicendomi che c'erano 2-300 persone pronte a votare per il nostro candidato sindaco e che avrei dovuto incontrarle per sancire l'accordo".

Quali sarebbero dovuti essere i termini dell'accordo?
"Non è stato chiaro su questo, ma era chiaro che avrei dovuto "dare per avere": ho percepito che c'era qualcosa di ambiguo e ho subito chiarito che non mi interessava".

E non ci sono stati altri contatti?
"Alcuni giorni dopo mi ha mandato un sms, proponendomi nuovamente di incontrare queste persone, ma ho risposto che "non accetto voti di queste lobby".

E la candidata che vi ha presentato "il medico-ballerino" come si è giustificata?
"Non l'ho ancora sentita, ma sicuramente sarà dispiaciuta per questa cosa. Lei è una psicologa, era il suo primo impegno in politica: i rapporti fra loro erano dovuti solo al lavoro e alla passione per il ballo". 

Perché non ha denunciato l'accaduto?
"Non sapevo che "il ballerino" fosse un procacciatore di voti della 'ndrangheta, in realtà l'ho scoperto questa mattina: non mi era piaciuto come mi era stato proposto l'incontro e non credo che ci debba essere nessun tipo di scambio, di qualunque tipo. Per quello che sapevo potevano essere anche un gruppo di disperati che si sarebbero venduti per una pizza e una birra. Non avevo capito quanto fosse "losca" questa proposta e le persone coinvolte. Se avessi capito che "il ballerino" mi offriva dei voti della 'ndrangheta avrei sicuramente denunciato.