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Milano, tangenti per case vacanze: 4 arresti
In manette anche un funzionario del Comune

Sospetti su finanziamenti per 13 milioni di euro. Cena da 13mila euro pagata con soldi pubblici dalla "Cerchia", come sono state definite dalla Procura le persone coinvolte nello scandalo

Ansa

Un funzionario del Comune di Milano, Patrizio Mercadante, è stato arrestato insieme ad altre tre persone nell'ambito di un'inchiesta su presunte irregolarità nei finanziamenti concessi da Palazzo Marino, all'epoca della giunta Moratti, per case vacanze per i bambini. Le accuse per gli arrestati sono, a vario titolo, truffa, corruzione e turbativa d'asta.

Al momento dei fatti, Mercadante ricopriva incarichi nel Settore Famiglia e Politiche sociali del Comune, mentre con l'attuale amministrazione, fa sapere Palazzo Marino, "era stato assegnato ad altro incarico". Al centro dell'inchiesta coordinata dai pm Pradella e Siciliano e dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo, vi sarebbero irregolarità nelle gare di appalto di alcune case vacanza per anziani e bambini durante la precedente Giunta. I militari della Guardia di Finanza di Milano, oltre agli arresti, hanno effettuato una serie di perquisizioni anche nell'hinterland.

Sospetti sui finanziamenti
Al centro degli accertamenti ci sarebbe anche una elargizione complessiva di soldi pubblici per circa sei milioni di euro. Secondo le indagini, il funzionario aveva da solo il potere di firma relativo agli stanziamenti. Mercadante avrebbe ricevuto tangenti per oltre centomila euro. In manette è finito anche Dario Zambelli, titolare di due società di viaggi. Ai domiciliari Giulia Pezzoli, una collaboratrice di Mercadante.

Entrare nella "cerchia"
Dalle indagini spuntano case di lusso affittate o date a prezzi bassi, incarichi ben pagati divisi tra i membri della "Cerchia". E' questa la definizione data dalla stessa Procura di Milano alla rete di amicizie e conoscenze vantate dai protagonisti.

Un fiume di denaro
Nel mirino anche diversi finanziamenti sospetti per diverse attività e progetti, per un ammontare di 13 milioni di euro. Ora la Procura sta verificando una quarantina di enti e fondazioni che dovranno dimostrare e giustificare questo flusso enorme di denaro. 

"Gruppo di potere"
Per gli investigatori, le persone coinvolte nello scandalo sono "accomunati dalla stessa militanza politica". In una conversazione, Mercadante, che sapeva di essere probabilmente intercettato, parla della Moioli che "non poteva non sapere".

In carcere anche il responsabile dell'Istituto dei Ciechi
Tra i quattro arrestati c'è anche l'avvocato Antonio Picheca, segretario generale dell'Istituto dei Ciechi di Milano e commissario straordinario della 'Fondazione Pini'. Picheca è accusato di corruzione, falso e truffa ai danni dello Stato. Quest'ultima contestazione, come si legge nel provvedimento firmato dal gip Vicidomini, riguarda il suo ruolo di commissario nella fondazione Pini e un finanziamento da 50mila euro ottenuto nel 2011 relativo al "progetto 'uno sguardo sulla città'", un concorso di disegno per gli studenti dei licei milanesi.

Picheca, secondo il Gip, chiese "aiuto" al prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, affinché, con un suo intervento, consentisse a Mercadante "di trovare un incarico più prestigioso". Il giudice per le indagini preliminari, inoltre, cita il fatto che il figlio del prefetto "risulti tra i conduttori di uno degli appartamenti di proprietà dell'Istituto dei Ciechi" di cui Picheca è segretario generale.

Cena da 13mila euro pagata con soldi pubblici

Dalle indagini spunta anche una cena pagata con soldi pubblici, ossia con il finanziamento erogato dal Comune di Milano per un progetto artistico, con un conto di 13mila euro. "La cena in oggetto - scrive il gip di Milano, Maria Vicidomini - fu particolarmente raffinata e costosa (...) organizzata per consolidare una rete di rapporti con diverse personalità del mondo imprenditoriale e pubblico milanese, nonché con alcuni alti magistrati del circondario".

Prefetto di Milano: "Notizie infondate"
Il prefetto di Milano "sconosce ogni vicenda relativa ad appalti per la gestione di case vacanze del Comune e finanziamenti di progetti per l'infanzia" e sottolinea di aver intrattenuto con l'avvocato Picheca solo relazioni istituzionali. Lo ribadisce in una nota il Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, che in "riferimento alle notizie riportate da alcune agenzie di stampa, ne rileva l'assoluta e totale infondatezza".

Mariolina Moioli a Tgcom24: "Sono sconvolta e dispiaciuta. Mi fidavo di Mercadante"
"Devo dire che sono rimasta sconvolta e dispiaciuta. Sono susseguite notizie che non corrispondono al vero. Il bilocale dato a mia figlia è stato dato con un bando pubblico e paga mille e duecento euro al mese, un prezzo di mercato. Io non ho chiesto avanzamenti di carriera a nessuno e con la Fondazione Pini tutto è avvenuto quando ero consigliere e tutto fuori dalla mia competenza. Sulle gare, come detto dal sindaco, non sono stati dati soldi a nessuno e la gara non è competenza dell'assessore. Mi auguro che nel più breve tempo si faccia chiarezza perché la situazione è incresciosa. Io mi fidavo di Mercadante perché nel percorso di lavoro non avevo avuto sentore di questioni come quelle emerse stamattina". E' quanto detto in diretta a Tgcom24 dall'ex assessore al Comune di Milano, Mariolina Moioli in merito all'inchiesta che ha portato al fermo del funzionario comunale Patrizio Mercadante.