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Sisma nel Modenese, chi erano le sei vittime

Storie di vite spezzate: quattro operai che avrebbero terminato il loro turno di lavoro a breve. Tra loro anche un 35enne che aveva deciso di sostituire un collega malato allʼultimo momento. E poi due donne, una 37enne morta per lo spavento e unʼultracentenaria

Ansa

Sono sei le vittime accertate del terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito l'Emilia Romagna. Quattro operai sono morti in provincia di Ferrara: un uomo a Bondeno due a Sant'Agostino di Ferrara, e l'ultimo a Dosso, frazione di Sant'Agostino. In provincia di Bologna invece una donna di 37 anni ha avuto un malore, forse in seguito allo spavento provocato dal sisma. La sesta vittima è una ultracentenaria di Sant'Agostino.

L'ultima vittima è un operaio che lavorava alla Tecopress, fonderia a ciclo continuo di Dosso, frazione di Sant'Agostino, dato a lungo per disperso nel crollo del tetto della fabbrica causato dal terremoto. Poi la ferale scoperta.

Le altre due vittime a Sant'Agostino lavoravano al reparto monocottura della Sant'Agostino Ceramiche. I due operai italiani morti a causa del terremoto che ha fatto crollare il tetto della fabbrica, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6. La scossa fatale è avvenuta alle 4. Ironia della sorte, uno di loro, Nicola, 35 anni, non doveva essere al lavoro. "Voleva andare al mare - raccontano in lacrime i genitori - ma le previsioni del tempo non erano buone e così aveva deciso di sostituire un collega malato". I genitori si sono iniziati a preoccupare solo quando non lo hanno visto tornare a casa intorno alle 6.30. "Abbiamo sentito il terremoto - spiegano - ma la televisione diceva che non c'erano vittime e quindi eravamo tranquilli. E' stato l'altro nostro figlio, quando Nicola non è tornato a casa, ad andare in fabbrica e a scoprire quello che era accaduto". Grande appassionato di mare e di calcio, la vittima stava ristrutturando una casa per mettere su famiglia.

L'altro operaio vittima è originario del Marocco, Tarik Naouch, 29 anni, morto a Ponte Rodoni, località di Bondeno, poco più di 15 mila abitanti in provincia di Ferrara. Lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L'uomo, secondo le prime informazioni, è stato colpito in testa da una trave. Al momento del crollo, che ha interessato il capannone della fabbrica e un silos esterno, erano presenti anche altri operai. Nessuno di loro è stato ferito.

Ancora. La donna morta a Sant'Alberto di San Pietro in Casale, nel Bolognese, è una tedesca, Gabi Ehsemann, che a quanto si è appreso si trovava in Italia per motivi di lavoro. Ad avvisare il 118 verso le 4.40 è stato un uomo che la ospitava e che l'ha soccorsa: dopo la scossa la straniera era a letto, molto agitata e aveva problemi a respirare, poi ha perso conoscenza. E infine, sempre a Sant'Agostino un'anziana di 103 anni è stata trovata morta sotto le macerie.