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La Lega licenzia Alessandro Marmello,
l'ex autista e bodyguard di Renzo Bossi

Ma il suo legale annuncia ricorso: "Decisione basata su motivi pretestuosi e infondati"

Ansa

La Lega Nord ha licenziato Alessandro Marmello, autista e bodyguard di Renzo Bossi.

Il Carroccio gli ha consegnato la lettera in cui si dichiara chiuso il rapporto in quanto sarebbe venuto meno il rapporto di fiducia, come ha detto lo stesso Marmello insieme con il suo legale, Franz Sarno. L'avvocato ha detto che impugnerà il licenziamento "perché si basa su motivi pretestuosi e infondati".

Qualche settimana fa, Marmello aveva denunciato ai mass media di essere stato il "bancomat" del figlio di Umberto Bossi, cosa che ha ripetuto ai magistrati di Milano. E proprio per questo motivo è stato anche querelato proprio dal figlio del leader della Lega.

"Licenziato per riprese non autorizzate"


Marmello "ha eseguito riprese non autorizzate tradendo così la fiducia del suo datore di lavoro, cioè della Lega". E' questo, come ha spiegato Franz Sarno, uno dei motivi per cui l'autista è stato licenziato dal Carroccio.

Nella lettera ricevuta da Marmello, come ha riassunto l'avvocato, si specificava che il suo assistito "avrebbe dovuto avvertire i dirigenti della Lega" delle spese del 'Trota'. "Cosa che ha fatto - ha sottolineato il legale - ma non gli è stata data udienza. Aveva telefonato a Belsito chiedendo di essere ricevuto, ma Belisto gli ha risposto via sms che aveva cose più importanti da seguire e non si poteva dedicare a lui".

L'avvocato Sarno, inoltre, ha tenuto a precisare che l'ex autista del figlio di Umberto Bossi ha ricevuto la lettera di licenziamento, firmata da Stefano Stefani, il nuovo tesoriere, "mentre è in malattia e questo è vietato dalla legge".