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Crisi, si allunga la lista dei suicidi
Sono già 23 dall'inizio dell'anno

La tragedia di Savona è solo lʼultima di una lunga serie

LaPresse

Si allunga sempre più la lista delle persone che hanno tentato il suicidio come ultimo, estremo, gesto a causa della crisi.

Dipendenti licenziati e lasciati a casa alla soglia della pensione, giovani disoccupati attanagliati dai debiti, padri di famiglia che non riuscivano più a dar da mangiare ai figli. La tragedia di Gela è solo l'ultima di una lunga serie. Dall'inizio dell'anno sono già 23 le persone che si sono tolte la vita a causa della crisi.

6 aprile, Bologna


Giuseppe C., 58 anni, è morto 9 giorni dopo essersi dato fuoco dentro la sua auto davanti alla sede della commissione tributaria di Bologna. L'uomo era tormentato dalle pendenze con il Fisco.


5 aprile, Savona


Un artigiano edile di 52 anni si è impiccato all'interno del cantiere allestito in un appartamento che stava ristrutturando nel savonese. Secondo i suoi colleghi di lavoro a spingere l'uomo al suicidio sarebbero stati i problemi economici e due figli minorenni da mantenere.


5 aprile, Bolzano

Un uomo di 39 anni, residente in Val di Fiemme, in Trentino, è morto tra le fiamme nella sua auto a Bolzano. Si sarebbe volontariamente tolto la vita per motivi economici. Aveva pesanti debiti personali a cui probabilmente non riusciva più a far fronte. 


4 aprile, Lecco

Un imprenditore milanese di 42 anni si è buttato da un ponte a Paderno D'Adda (Lecco) perché stremato dalle difficoltà nella sua attività.


4 aprile, Roma

Un imprenditore si è ucciso alla periferia di Roma con un colpo di arma da fuoco. All'origine del gesto problemi economici che avevano investito la sua attività.


4 aprile, Milano

Un uomo di 51 anni si è tolto la vita, a Milano, in seguito alla perdita del lavoro e alla separazione dalla moglie. Si è impiccato a una trave di una cantina a uso comune nel condominio in cui viveva con gli anziani genitori da quando si era separato.


3 aprile, Roma

Un artigiano di 57 anni si è impiccato all'interno della sua bottega. A trovare il suo corpo ciondolante, legate a una corda fissata al soffitto del suo negozio, il figlio. Accanto al suo corpo un biglietto in cui l'uomo spiegava il gesto: ''problemi economici insormontabili'', debiti e troppe tasse.


3 aprile, Gela

Nunzia C., anziana 80enne, si suicida lanciandosi dal quarto piano di un palazzo. L'Inps le aveva decurtato la pensione di 200 euro, dopo la morte del marito, e la donna aveva paura di non riuscire ad arrivare a fine mese.
 

29 marzo, Verona

Un operaio edile di 27 anni, di origini marocchine, si da' fuoco alle gambe e alla testa dopo essersi cosparso di benzina nei pressi del municipio di Verona. L'uomo non riceveva da quattro mesi lo stipendio dal consorzio cooperativo di servizi d'impresa in cui lavora.
 

28 marzo, Bologna

Un artigiano di 58 anni di Ozzano Emilia, G.C., si da' fuoco nel parcheggio dell'Agenzia delle entrate. in via Paolo Nanni Costa. Aveva una pendenza con il fisco di 104mila euro e un processo, chiuso proprio quel giorno con una condanna, per false fatturazioni.
 

27 marzo, Trani

Un uomo di 49 anni si suicida lanciandosi dal balcone di casa. Di professione imbianchino, da tempo non riusciva a trovare lavoro. 
 

22 marzo, Genova

Un disoccupato di 45 anni sale su un traliccio alla periferia della citta' e minaccia di uccidersi. Chiede aiuto per comperare scarpette ortopediche alla figlia malata. 


15 marzo, Lucca 

Un'infermiera di 37 anni tenta il suicidio ingerendo un liquido tossico. Aveva perso il lavoro che aveva in un ospedale della provincia di Lucca.
 

9 marzo, Taranto

A Ginosa Marina il titolare di un negozio di abbigliamento, Vincenzo Di Tinco, si impicca a un albero. Si era visto rifiutare da una banca un prestito di poco piu' di mille euro.


26 febbraio, Firenze

Un imprenditore di 64 anni si impicca nel capannone della sua azienda. Aveva problemi economici.
 

25 febbraio, Sanremo:

un elettricista di 47 anni, Alessandro F., si spara un colpo di pistola in bocca. Era stato licenziato da un'azienda di Taggia.
 

21 febbraio, Trento

Un piccolo imprenditore, schiacciato dai debiti, si getta sotto un treno alla stazione. Lo salvano gli agenti della Polfer.
 

17 febbraio, Napoli

Un uomo da tempo disoccupato tenta il suicidio con il gas in casa. E' la polizia, allertata dai vicini, a fermarlo.
 

13 febbraio, Catania

A Paternò (Catania) un piccolo imprenditore di 57 anni si impicca a una corda legata ad un muletto. Era in
preda alla disperazione a causa dei debiti della sua azienda di macchinari per l'agricoltura ad Acireale.
 

10 gennaio, Crotone

A Ciro' Marina (Crotone) un cinquantenne da poco licenziato tenta il suicidio con un grosso quantitativo di
ansiolitici. Lo salvano i carabinieri, chiamati da un trisettimanale locale cui l'uomo aveva mandato un'email in cui annunciava il gesto.


8 gennaio, Bari

Antonia Azzolini, 69 anni, e il marito Salvatore De Salvo, 64 anni, si suicidano lo stesso giorno, lei con barbiturici in una stanza di albergo della città, lui in mare lungo il litorale. La coppia aveva gravi difficoltà economiche da quando, nel 2004, De Salvo aveva perso il lavoro di rappresentante di tessuti.
 

7 gennaio, Matera

A Policoro (Matera) un operaio edile di 58 anni tenta il suicidio con un colpo di pistola all'addome. Temeva che con la riforma della previdenza non sarebbe più potuto andare in pensione.
 

2 gennaio, Bari

Un 73enne si getta dal balcone di casa dopo avere ricevuto dall'Inps la richiesta di restituire 5mila euro.