Cortina invasa dagli ispettori fiscali
Albergatori in rivolta: stato di polizia
Anche Cicchitto contro il "blitz": "Inaccettabile. Eʼ unʼoperazione ideologica"
Gli 80 ispettori fiscali inviati a Cortina stanno passando al setaccio alberghi, negozi, antiquari, ristoranti a caccia di evasori.
Ma davanti a questa iniziativa dell'Agenzia delle Entrate gli albergatori locali insorgono, preoccupati che l'attenzione sui loro ospiti possa far scendere gli incassi. E il presidente del Pdl Fabrizio Cicchitto definisce l'operazione "inaccettabile, perché ispirata a una concezione ideologica del controllo fiscale".
Il "blitz", intanto, è in pieno svolgimento. Gli ispettori si propongono di stanare i vip di Cortina e gli operatori commerciali
sconosciuti al fisco, mentre i titolari degli hotel temono che tutto questo li penalizzi.
Intanto, per le strade della cittadina una task force di 80 ispettori sta visitando i più noti alberghi della conca
ampezzana, ma anche negozi, antiquari, ristoranti e gioiellerie
frequentati abitualmente dai vip. Controllate anche le auto di
lusso che circolano all'ombra delle Tofane.
"Sono arrivati alle 8 del mattino e se ne sono andati dieci
minuti dopo mezzanotte - si sfoga l'albergatrice di un noto
hotel cortinese -. Ho firmato il verbale che ero già in camicia
da notte. Un blitz del genere in queste date è un attentato a
chi lavora". E aggiunge: "I miei clienti hanno detto che se ne
vanno a Sankt Moritz, questo stato poliziesco nessuno lo vuole
accettare".
Qualche perplessità sulle modalità, ma soprattutto sui
tempi scelti per i controlli, anche dall'assessore municipale al
commercio, Luca Alfonsi. "E' uno shock per la località - dice
- che così perde anche in immagine".
E infine, l'affondo di Cicchitto, che dice: "Non si può scherzare con il fuoco e
neanche con le parole: ieri Grillo ha commesso un gravissimo errore
anche perché ci troviamo a fare i conti con un inizio di operazioni
terroristiche nei confronti di Equitalia. Detto ciò, anche perché in questa materia non sono
possibili equivoci, coloro che sovrintendono alla lotta all'evasione
fiscale e quindi fra essi in primo luogo Befera, devono anche avere la
consapevolezza che operazioni come quelle fatte ieri a Cortina, sulle
quali riferiscono numerosi giornali, con controlli a tappeto rispetto
a tutta un'area perché presumibilmente popolata in queste vacanze da
ricchi, sono del tutto inaccettabili e chiaramente ispirate a una concezione ideologica del controllo fiscale".