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Scommesse, un "superteste" allarga il giro

Dallʼinchiesta della procura di Cremona emergerebbe un coinvolgimento più vasto di calciatori, società e arbitri anche della Serie A

Ap/Lapresse

Potrebbe essere molto più grosso il giro attorno allo scandalo del calcioscommesse.

Le carte dell'inchiesta della procura di Cremona, infatti, chiamerebbero in causa giocatori, società e arbitri anche di serie A. Nel dettaglio, da alcune intercettazioni spuntano anche nomi importanti come quello di Gennaro Gattuso, Wesley Sneijder e Dejan Stankovic. I tre vengono citati spesso in maniera errata e non risultano indagati.

Le ultime indiscrezioni sullo scandalo arrivano da un rapporto della Mobile di Bologna di ottobre, in cui è riassunto il racconto di una "fonte confidenziale di assoluta affidabilità, particolarmente addentrata nel mondo delle scommesse sportive lecite e del gioco d'azzardo". Una testimonianza shock che ipotizza un meccanismo inedito e allarga lo scandalo ai big del calcio.

Secondo tale fonte, infatti, "il fenomeno delle partite truccate sarebbe ben più ampio di quello emerso dalle indagini condotte dalla procura di Cremona e vedrebbe coinvolti giocatori, società ed arbitri sia nella serie A che in quelle minori". "Per 3/4 del campionato possono esserci accordi tra giocatori per 'aggiustare' i risultati, ma questi non offrono garanzie assolute", spiega il superteste Alfa.

Diverso sarebbe invece il discorso quando si avvicina la fine del campionato e i giochi sono ormai quasi fatti. "A questo punto entrano in gioco le società, i cui dirigenti concordano gli esiti delle partite - prosegue la fonte -. L'esito dell'incontro è praticamente sempre quello concordato, fatto che induce a ritenere che le società riescano in qualche modo a pilotare il comportamento dei propri giocatori e della terna arbitrale".

Il racconto dell'uomo è lungo e dettagliato, pieno di riferimenti, nomi e circostanze. "Nel mondo degli scommettitori - riport ail verbale - i sono soggetti che hanno stretti rapporti con le società o con singoli giocatori, i quali riescono a sapere con congruo anticipo quando una partita risulta 'truccata' e dunque sono in grado di effettuare scommesse anche importanti in termini economici su tali eventi".

Il nome di Gennaro Gattuso
Dalle carte dell'inchiesta emergono poi i nomi di alcuni giocatori importanti, oltre a quello di Doni. C'è quello di Gennaro Gattuso, dopo che il pentito Wilson Perumal aveva parlato di un suo inesistente fratello. Stavolta a nominarlo è l'altro pentito, il tedesco Marjio Cvrtak. Dopo aver sentito Perumal gli investigatori gli chiedono se conosce "parenti di Gattuso" coinvolti nella manipolazione delle partite. E lui risponde. "Io non conosco nessun giocatore italiano che è coinvolto in partite manipolate. Io so soltanto che lo zio di Gattuso ha un ristorante nelle vicinanze del campo dell'Ac Milan a Milanello, dove ho mangiato più volte... L'allora autista del pullman dell'Ac Milano mi ha portato li'...Io lì non ho scommesso. Non ho sentito che lì si scommetteva. In questo ristorante sono stato l'ultima volta nel 2008 circa. Quando ci è stato l' incontro Milan-Bayern sono stato la prima volta in questo locale". In realtà dagli accertamenti svolti non risulterebbe un ristorante di proprietà dello zio di Ringhio nei pressi di Milanello, ma la circostanza che sia Perumal sia il tedesco parlano di qualcuno dell'entourage del centrocampista, non viene tralasciata.

Sneijder e Stankovic
Nelle carte spuntano poi anche i nomi degli interisti Wesley Sneijder e Dejan Stankovic, confusi durante un match. I due vengono citati da Zoltan Kenesei, un ex giocatore ungherese arrestato dalle autorità di quel paese per aver combinato diverse partite in contatto con il singaporiano Eng Tan Seet, e Matyas Lazar, uomo spesso in Italia per affari non meglio precisati. La telefonata tra i due è del 9 aprile 2011 alle 20.09, il giorno di Inter-Chievo, finita 2-0 per i nerazzurri. "Hanno mandato il messaggio che la cosa non si fa", dice Lazar. "E perché - risponde l'altro - potrebbero averlo saputo?". "Non lo sappiamo ancora, ci hanno mandato un messaggio durante la partita. Vedremo, adesso torniamo alla banca di Como, perché abbiamo un incontro lì". Poi Kenesei chiede se sono stati "insieme alla partita" e Lazar risponde di no. "Ci siamo visti questa mattina. Ci siamo salutati e torneremo lì per sapere cosa sta succedendo" I due poi parlano del match. "A fine primo tempo: 1,9 da meno 0,5", dice Kenesei. E Lazar: "Si vedeva che l'Inter era fottuta. I giocatori erano letargici e un po' stanchi. Sono stati vicini al gol per due volte nel primo tempo... Sneijder? Stato sostituito da...era meglio". In realtà, all'inizio del secondo tempo è l'olandese che prende il posto di Stankovic. Una settimana dopo, tornato in Ungheria, con un altro interlocutore, Lazar sottolinea che "la questione italiana è difficile, dobbiamo andare lì dieci volte per realizzarne uno". E quattro giorni prima, ad un altro interlocutore: "Lui pensava che la partita di Palermo fosse truccata".