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Parla il re delle fughe evaso per la quinta volta: “Meglio morto che in cella”

Centinaia di supporter su Facebook: "non farti prendere!"

In quel di Bressanone è già una leggenda.

Max Leitner,“il re delle fughe”, è evaso per la quinta volta dal carcere la settimana scorsa, e ora che è tornato di nuovo libero lancia un appello, pubblicato tramite un intermediario sul Gazzettino.it: “Non mi prenderanno vivo, piuttosto la faccio finita, di certo non tornerò in carcere”.

Il nuovo conte di Montecristo è un rapinatore di banche, ed è evaso l'ultima volta dal penitenziario di Asti, dove non è mai più rientrato approfittando di un permesso premio. Grazie alla sua ultima impresa, Max è diventato un idolo sul web, dove può contare su centinaia di supporter, che lo sostengono a suon di “non mollare” e “non farti prendere”.

Il curriculum da evasore di Leitner fa concorrenza ai protagonisti di Fuga da Alcatraz: arrestato per rapina a un portavalori in Austria, il rapinatore viene richiuso in carcere, riesce ad evadere e si consegna alla polizia italiana; scappa una seconda volta da Bolzano, calandosi dalla finestra con le lenzuola annodate; qualche mese dopo è detenuto a Padova e poi a Bergamo, da dove riuscirà a fuggire.

Nell'ultima impresa del fuggiasco, quella di Asti, è entrato in scena un complice, don Giuseppe Bussolino, il cappellano del carcere che lo avrebbe accompagnato in auto a Bressanone sulla tomba del padre, e che ora è indagato per favoreggiamento. Intanto Leitner alimenta la leggenda e parla ai suoi sostenitori: “Le condizioni delle carceri italiane sono disumane. Nessuno mi ha mai dato una seconda chance, mentre c'è chi ha ucciso ed è già a piede libero”.