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Fino a metà del mese niente freddo:è la "primaverina" di gennaio

Non ci sono segnali che inducano a pensare a possibili irrigidimenti almeno fino al 14-15 gennaio. Dopodiché le temperature potrebbero scendere

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L'alta pressione rimarrà posizionata sul Mediterraneo centrale fino almeno al fine settimana, trascinando con sé aria relativamente mite in grado di portare, nelle aree più soleggiate, temperature su livelli da inizio marzo.

E all'orizzonte non si vede alcun segnale che induca a pensare a possibili irruzioni gelide fino a oltre la metà del mese. Intorno al 14-15 gennaio, comunque, potrebbe tornare un un clima più rigido.

Le previsioni per martedì -

Tempo prevalentemente stabile, ma con il passaggio nel corso della giornata dì un po' di nuvolosità al Centronord; più soleggiato al Sud e isole. Nubi a tratti compatte potranno rendere la giornata un po' grigia in Liguria, bassa Lombardia e alcuni settori di Emilia e Venezie. Nella notte possibile presenza di nebbie sulle aree pianeggianti del Nord, nelle valli del Centro e coste dell'alto Adriatico. Attenzione al rischio valanghe che sulle Alpi resta su livelli elevati. Temperature senza notevoli variazioni; massime di 3-4 gradi sopra la media con punte di 14-16 gradi in molte zone.

Le previsioni per mercoledì -

La situazione resta pressoché invariata e caratterizzata da tempo soleggiato sulle isole e al Sud, qualche velatura di passaggio al Centronord, cieli più grigi sulla Liguria centrale e nel settore centro orientale della pianura padana. Nebbie nelle ore più fredde della giornata su valli e aree pianeggianti del Centronord e sulle coste dell'alto Adriatico: tali nebbie, in particolare, saranno persistenti nelle valli tra Toscana e Umbria e tra Romagna e Marche. Venti per lo più deboli e temperature stazionarie.

La tendenza -

Nel corso della settimana, gradualmente l'alta pressione si consoliderà sul nostro Paese. Si tratta di una massa d'aria di origine nord-africana, quindi particolarmente mite e solitamente responsabile delle ondate di caldo durante l'estate. L'alta pressione di origine sub-tropicale porterà tempo stabile ma non sarà dappertutto soleggiato. In particolare, le zone che vedranno il sole in modo più deciso saranno il Sud e le Isole; le zone più grigie, invece, a causa di nubi basse associate nelle ore più fredde a qualche locale nebbia, saranno Pianura Padana, Liguria, alta Toscana, Umbria e coste dell'alto Adriatico. L'unica zona con possibili pioviggini sarà la Liguria (in particolare, quella centrale). Dal punto di vista termico, non arriverà il freddo, che continua ad essere il grande assente di questa prima parte dell'inverno. E' dal 1° dicembre, dall'inizio cioè dell'inverno meteorologico, che non si sono avute sul nostro Paese ondate di freddo significative. Le temperature resteranno infatti ancora di alcuni gradi sopra le medie, garantendo quindi un clima decisamente mite. Nelle zone soleggiate registreremo addirittura un leggero aumento delle temperature massime. Nelle zone più grigie i valori saranno più contenuti, ma comunque sempre sopra la norma. Non si avranno gelate notturne.

L'alta pressione si potrebbe indebolire a partire da venerdì, quando torneranno ad aumentare le nubi su buona parte della Penisola ma senza piogge significative. Intorno a metà mese si potrebbe configurare un cambiamento con l'arrivo di una massa d'aria decisamente più fredda, che riporterebbe le temperature nelle medie o leggermente al di sotto (maggiori dettagli nei prossimi aggiornamenti). Per un freddo un po' più consistente (con valori di qualche grado anche inferiori alla norma) dovremo probabilmente attendere la terza decade di gennaio.