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Janelle Monae ecco "Dirty Computer": assalto alle classifiche nel nome del "Pussy Power"

Eʼ uscito il nuovo album dellʼartista americana. "Un film emozionale" dove si celebra la sessualità e il potere femminile

Janelle Monae ecco
ufficio-stampa

Si intitola "Dirty Computer" il terzo album di Janelle Monae, artista americana dai molti talenti: cantante, autrice, produttrice, performer e attrice.

Un album preceduto da quattro brani che hanno anticipati i temi del lavoro, tra reminiscenze di sound anni 80 e liriche in cui la donna è al centro in maniera anche molto esplicita, come in "Pynk", una celebrazione della sessualità e vero e proprio inno al "Pussy Power".

Se gli anni 90 sono stati quelli del "Girl Power", di cui le Spice Girls sono state le esponenti più popolari, ora è tempo di alzare l'asticella. Quello della Monae è un passaggio più adulto e più esplicito. "Pynk" è un testo tutto riferito al sesso femminile e se non fosse abbastanza chiara la metafora, ci pensa il video della canzone, diretto da Emma Westemberg, in cui Janelle indossa dei pantaloni che raffigurano chiaramente una vagina. Un'immagine tanto forte da poter diventare di massa. "Potremmo pensare a una produzione in serie di quei pantaloni - ha detto la cantante alla rivista "People" -. Sono onorata che la gente parli dei pantaloni di 'Pynk'. Credo sia bello che si discuta delle necessità delle donne e del loro corpo".

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Ma non si pensi che dietro i "Vagina Pants" ci sia una strategia di marketing. Piuttosto una forte presa di posizione per i diritti delle donne. "Ci sono alcune donne nel video che non indossano i pantaloni - ha spiegato la Monae -. Perché io non credo che sia necessario avere una vagina per essere una donna. Io ne ho una e ne vado orgogliosa, ma ci sono moltissime politiche e forme di controllo che la gente cerca di mettere in atto sulle nostre vagine. E quando pensi alle mutilazioni genitali femminili e ai problemi di tutte queste donne, volevo essere sicura che stessimo affrontando quei problemi ma anche celebrandoci a vicenda".

Ma "Dirty Computer" non è solo "Pussy Power". E' il lavoro che, dopo l'affermazione come artista e alcune collaborazioni importanti, potrebbe permettere a Janelle di entrare nell'olimpo delle popstar. L'album, una settimana dopo la sua uscita, veleggia nella top 3 della classifica Usa, e prima di "Pynk" sono stati "Django Jane", "I Like That" e "Make Me Feel" a spianare la strada. 

Il disco è un mix di funky che richiama l'ultimo Prince (punto di riferimento assoluto di Janelle, al punto che qualcuno ha visto nel titolo dell'album un omaggio a due brani del principe di Minneapolis, "Dirty Mind" e "Computer Blue") e r'n'b, dal più classico a quello più ricercato e alternativo. "Make Me Feel" omaggia apertamente il sound della rivoluzione dance anni 80, tra ritornelli pop e voci elettriche mentre in "Django Jane" Janelle mostra anche un'attitudine fuori dal comune cone le rime rap. Tra le firme importanti che hanno contribuito a costruire "Dirty Computer" ci sono Stevie Wonder, Grimes, Zoe Kratvitz, Brian Wilson e Pharrell Williams.

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