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Usa, schiaffo a Trump in Alabama: perde il "suo" candidato | Debacle anche su Obamacare: repubblicani non votano

Alle primarie del Gop passa lʼultraconservatore Roy Morre. I repubblicani rinunciano al voto e la riforma sanitaria voluta dallʼex presidente americano resiste

Usa, schiaffo a Trump in Alabama: perde il
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Doppio schiaffo per Donald Trump e l'establishment repubblicano: i senatori del partito del presidente americano non voteranno infatti la proposta di legge Graham-Cassidy per l'abolizione dell'Obamacare.

Inoltre nel ballottaggio in Alabama alle primarie del partito valide per un seggio in Senato, Roy Moore, il candidato populista, ultraconservatore ed evangelico, ha sconfitto il senatore Luther Strange, per il quale avevano fatto campagna elettorale il presidente americano e i vertici del Gop.

Il 12 dicembre Moore se la dovrà vedere con il democratico Doug Jones, ex procuratore dell'Alabama, per la conquista del seggio in Senato lasciato libero da Jeff Sessions, entrato nel governo Trump con la carica di ministro della Giustizia.

La vittoria di Moore assume un significato molto importante, con il partito repubblicano che ancora una volta si avvia verso le elezioni di metà mandato, nel novembre 2018, con l'ala più populista e conservatrice pronta a dare battaglia, così come è accaduto negli anni passati con il fenomeno dei Tea Party.

Lo smacco si configura particolarmente cocente per Trump, che in Alabama aveva vinto nel 2016 proprio grazie al voto degli elettori anti-establishment. Proprio quelli che stavolta gli hanno girato le spalle non capendo il perché del sostegno del presidente al candidato di punta del partito. In molti hanno spiegato la mossa del tycoon con un calcolo: quello di fare un favore all'establishment repubblicano in cambio dell'impegno a portare avanti in Congresso l'agenda della Casa Bianca, con i voti cruciali previsti entro la fine dell'anno sulla riforma fiscale e ancora una volta sull'abolizione dell'Obamacare.

L'Obamacare resiste, i repubblicani rinunciano a voto - Trump però in patria subisce una nuova sconfitta: l'ennesimo tentativo per scardinare la riforma sanitaria voluta da Obama, l'Obamacare appunto, è andato a vuoto. E' stato il leader della maggioranza repubblicana al Senato Usa, Mitch McConnell, a ufficializzare la propria "rinuncia" all'ennesimo tentativo di approvare una proposta di legge per la revoca e la sostituzione di Obamacare, cancellando la votazione di un nuovo testo prevista per questa settimana, dopo la conferma che il Grand Old Party non dispone dei voti necessari per approvarlo. Tre senatori repubblicani hanno infatti annunciato che avrebbero votato contro, affossando così definitivamente la proposta visto che il Gop poteva permettersi soltanto due defezioni.