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Omicidio Serena Mollicone, tutti assolti | In aula le urla "vergogna, assassini", poi in piazza la tentata aggressione agli imputati

Resta senza un colpevole il delitto avvenuto l'1 giugno 2001 ad Arce. I procuratori: "Non potevamo fare di più". I Mottola: "Oggi è emersa la verità, siamo innocenti". Lo zio di Serena: "Una meschinità"

I giudici di Cassino hanno assolti tutti i cinque gli imputati per l'omicidio di Serena Mollicone, trovata morta il 1° giugno del 2001.

Dopo circa dieci ore di camera di consiglio la Corte d'Assise di Cassino ha assolto, per non aver commesso il fatto, Marco Mottola, il padre Franco, ex comandante della caserma di Arce e la moglie Anna Maria che erano accusati dell'omicidio. Assolti anche Vincenzo Quatrale, all'epoca vice maresciallo e accusato di concorso esterno in omicidio, e l'appuntato dei carabinieri Francesco Suprano a cui era contestato il favoreggiamento.

 

Lacrime di gioia e urla di rabbia - In aula dopo la sentenza grida "vergogna, assassini" ma anche lacrime ad abbracci. Marco Mottola, il padre Franco e la moglie Anna Maria erano accusati dell'omicidio di Serena Mollicone, avvenuto nel paese in provincia di Frosinone nel giugno del 2001. "Oggi è uscita fuori la verità, lo abbiamo sempre detto che eravamo innocenti". Questo il commento di Franco e Marco Mottola, subito dopo l'assoluzione.

 

 

In piazza tentativo di aggressione contro i Mottola - Dopo la lettura della sentenza ci sono stati momenti di forte tensione sia nell'aula che all'esterno del palazzo di giustizia, con un tentativo di aggressione nei confronti di alcuni imputati al punto che sono dovute intervenire le forze dell'ordine per riportare la calma.

 

La procura di Cassino: "Non potevamo fare di più" - "Questa Procura prende atto della decisione che la Corte di Assise nella sua libertà di determinazione ha scelto. E' stato offerto tutto il materiale probatorio che in questi anni tra tante difficoltà è stato raccolto. La Procura di Cassino non poteva fare di più". Lo afferma l'ufficio giudiziario, annunciando che farà ricorso in appello. "E' una meschinità ma non ci fermiamo, la verità è ben altra", ha detto lo zio di Serena, Antonio Mollicone.

 

Omicidio Mollicone, l'attesa in Aula prima della sentenza

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