sostegni a chi ha figli

Non solo bonus mamme da 480 euro: tutti gli aiuti per le lavoratrici e le famiglie

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo bonus mamme da 480 euro per lavoratrici autonome e a termine. Ma non è l'unica misura: dalla "Carta nuovi nati" all'assegno unico fino ai congedi parentali, ecco tutti gli aiuti statali per le famiglie

23 Giu 2025 - 07:50
 © Istockphoto

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Svolta per le mamme lavoratrici italiane: il Consiglio dei Ministri del 20 giugno ha approvato il nuovo bonus mamme da 480 euro che sarà erogato in un'unica soluzione a dicembre 2025. La misura, che estende finalmente il sostegno alle lavoratrici autonome e a tempo determinato, si aggiunge a un ricco pacchetto di aiuti statali pensati per sostenere le famiglie dal momento della gravidanza fino ai ventuno anni dei figli. Ecco la guida con tutti i contributi che si possono ricevere, i requisiti e le condizioni di erogazione.

Il nuovo bonus mamme da 480 euro

 La principale novità del 2025 è il cambiamento del bonus mamme: dall'esonero contributivo parziale diventa un bonus diretto erogato dall'Inps. Il decreto Omnibus approvato dal Consiglio dei Ministri ha stanziato ulteriori 180 milioni, portando la dote complessiva del bonus a 480 milioni.

Il nuovo bonus spetta alle lavoratrici madri di due figli (con esclusione dei rapporti di lavoro domestico), fino al mese del compimento del decimo anno del secondo figlio. La cifra riconosciuta è pari a 40 euro mensili per ogni mensilità occupata in attività lavorativa, ma viene corrisposta a dicembre su base annua in un'unica tranche alla madre titolare di reddito da lavoro non superiore a 40mila euro. Possono richiederlo:

  • Lavoratrici autonome con almeno due figli
  • Lavoratrici a tempo determinato con almeno due figli
  • Madri con più di due figli (fino al diciottesimo anno del figlio più piccolo)
  • Reddito da lavoro non superiore a 40mila euro annui
  • Escluse le lavoratrici domestiche

Le mensilità spettanti decorrono dal primo gennaio 2025 fino alla mensilità di novembre, e sono corrisposte a dicembre, in unica soluzione. Tuttavia, si è ancora in attesa del decreto attuativo del Ministero del Lavoro per rendere operativa la misura e permettere la presentazione delle domande all'Inps.

Il bonus mamma tradizionale

 Per le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato resta attivo l'esonero contributivo già in vigore. Alle lavoratrici con contratto dipendente a tempo indeterminato madri di tre o più figli, la legge di Bilancio 2024 aveva previsto un esonero totale dei contributi previdenziali fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, valido dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.

Per le lavoratrici che hanno usufruito dell'agevolazione introdotta dalla Manovra 2024 non cambia nulla: continueranno a ricevere per il 2025 e per il 2026 un esonero contributivo pari al 100% della retribuzione (9,19%), fino a un massimo di 3mila euro lordi annui.

La Carta per i nuovi nati: mille euro per ogni bambino

 La carta per i nuovi nati è una novità attiva da aprile 2025: prevede un bonus una tantum di mille euro per famiglie con figli nati, adottati o in affido dal primo gennaio 2025, con Isee inferiore ai 40mila euro.

Il contributo va richiesto entro sessanta giorni dalla nascita e viene erogato tramite una carta prepagata nominativa utilizzabile per acquisti specifici per l'infanzia. Le domande si presentano direttamente all'Inps attraverso il portale online.

L'assegno unico universale: il sostegno strutturale alle famiglie

 L'assegno unico universale (Auu) resta la misura principale di sostegno alle famiglie. Per il 2025, l'importo è calcolato in base al valore dell'Isee del nucleo familiare: Isee inferiore a 17.090,61 euro garantisce l'importo massimo, pari a 199,40 euro per ogni figlio minore. Isee superiore a 45.574,96 euro o assenza di Isee comporta l'importo minimo garantito, pari a 57 euro per ogni figlio.

Nel 2025 sono previsti aumenti specifici: le famiglie con almeno tre figli e Isee fino a 45.939,56 euro avranno un aumento del 50% per i figli tra uno e tre anni. Le famiglie con almeno quattro figli avranno un aumento fisso di 150 euro al mese.

Una novità importante è che nella finanziaria del 2025 troviamo la conferma dell'Auu con una novità: il beneficio non impatterà più sul calcolo dell'Isee, evitando che l'assegno ricevuto riduca l'accesso ad altre prestazioni.

Il bonus asilo nido potenziato

 Il bonus asilo nido per il 2025 ha subito importanti modifiche grazie alla Legge di Bilancio. Il contributo supporta le spese per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e per forme di assistenza a domicilio per bambini con gravi patologie croniche che non possono frequentare l'asilo.

Requisiti principali:

  • Bambino di età inferiore ai tre anni
  • Genitore residente in Italia
  • Cittadinanza italiana, Ue o permesso di soggiorno valido

Importi 2025:

  • Bambini nati prima del primo gennaio 2024: 3mila euro annui per Isee fino a 25mila euro; 2.500 euro per Isee da 25.001 a 40mila euro; 1.500 euro per Isee oltre 40mila euro
  • Bambini nati dal primo gennaio 2024: 3.600 euro annui per Isee fino a 40mila euro; 1.500 euro per Isee oltre 40mila euro

Le principali novità 2025:

  • Eliminazione del requisito del secondo figlio: non è più necessario avere un altro figlio di età inferiore a dieci anni per accedere al contributo massimo
  • Nel calcolo del valore Isee non si tiene conto degli importi erogati per l'Assegno unico e universale
  • È possibile richiedere il bonus anche senza presentare l'Isee, ma in questo caso l'importo massimo sarà di 1.500 euro

Congedi parentali più vantaggiosi

 Una delle novità più importanti del 2025 riguarda l'estensione del congedo parentale indennizzato all'80% della retribuzione. Per i genitori lavoratori dipendenti, il congedo parentale pagato all'80% passa da due a tre mesi.

Come funziona nel 2025:

  • Tre mesi di congedo parentale pagati all'80% della retribuzione (anziché due del 2024)
  • Devono essere fruiti entro il sesto anno di vita del bambino (o entro sei anni dall'ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento)
  • Si applica ai bambini nati dal 2025 e a quelli per i quali il congedo obbligatorio di maternità o paternità è scaduto dopo il 31 dicembre 2024

Chi ne beneficia:

  • Genitori lavoratori dipendenti
  • Per tutti gli altri mesi di congedo parentale (oltre i tre all'80%) si applica l'indennità ordinaria del 30% della retribuzione
  • Il congedo può essere ripartito tra i genitori secondo le loro esigenze

Fringe benefit aumentati per chi ha figli

 Per il triennio 2025-2027 le soglie di defiscalizzazione relativa ai fringe benefit sono: fino a mille euro per tutti i lavoratori dipendenti e fino a 2mila euro per chi ha figli a carico.
Rientrano nella soglia di esenzione anche "le spese per l'affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa". L'agevolazione spetta in misura intera a ciascun genitore anche in presenza di un unico figlio, purché il figlio sia fiscalmente "eleggibile" come a carico.

Altri sostegni alle famiglie

  Nell'elenco degli aiuti ai nuclei familiari bisogna annoverare anche altre misure:

  • Assegno di maternità comunale: L'importo dell'assegno di maternità per il 2024 era pari a euro 404,17 mensili. Per il 2025 l'importo sale lievemente. È destinato alle madri disoccupate o che non hanno diritto ad altre indennità di maternità.
  • Assegno di maternità dello Stato: L'Assegno di maternità per lavori atipici e discontinui è una prestazione previdenziale a carico dello Stato, concesso ed erogato direttamente dall'Inps.
  • Congedo di maternità: Il congedo obbligatorio di maternità dura cinque mesi complessivi (generalmente due prima del parto e tre dopo) ed è retribuito all'80% dell'ultima retribuzione giornaliera dall'Inps. Durante questo periodo, la lavoratrice non può svolgere attività lavorativa ma riceve comunque un'indennità economica. L'importo può arrivare fino al 100% della retribuzione se il contratto collettivo prevede che il datore di lavoro integri la differenza mancante. Il congedo spetta a tutte le lavoratrici dipendenti, autonome e parasubordinate iscritte alla gestione separata Inps. Per le dipendenti il diritto scatta dal primo giorno di lavoro, mentre per le autonome è necessario aver versato almeno una mensilità di contribuzione nei dodici mesi precedenti il congedo.
  • Fondo dote famiglia: La legge di Bilancio 2025 prevede l'istituzione del Fondo dote famiglia. Si tratta di un nuovo strumento che, con uno stanziamento di 30 milioni di euro per il 2025, aiuterà le famiglie con Isee pari o inferiore a 15mila euro aventi figli tra sei e quattordici anni a contribuire alle spese per le attività sportive e ricreative.

Come muoversi per ottenere i bonus

 Per il nuovo bonus mamme da 480 euro, al momento non è ancora possibile presentare domanda perché si è in attesa del decreto attuativo del Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Solo dopo l'adozione di questo decreto, l'Inps potrà fornire le indicazioni per la disciplina e la gestione del bonus e aprire le procedure per la presentazione delle domande. Una volta operativo, presumibilmente le domande si presenteranno attraverso il portale Inps con Spid, Cie o Cns, seguendo modalità simili a quelle degli altri bonus.

Per tutte le altre misure, la maggior parte delle domande si presenta attraverso il portale Inps con Spid, Cie o Cns. È importante tenere sempre aggiornato l'Isee 2025 per accedere agli importi corretti di ciascuna misura. Per informazioni specifiche e assistenza nella compilazione delle domande, ci si può rivolgere ai Caf o ai patronati.

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