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Il giorno di David Bowie tra guerra e speranza

Tgcom24 ha ascoltato in anteprima "The Next Day" ricco di atmosfere rarefatte e sorprese

Ufficio stampa

L'incertezza, il futuro, la guerra, l'amore e un po' di fantasia. David Bowie è rimasto in silenzio per dieci anni ma aveva tante cose da dire nei 14 inediti di "The Next Day", in uscita il 12 marzo. Tgcom24 ha ascoltato in anteprima i brani ricchi di suoni dal funky alle atmosfere anni 60 e 80. Un cd col cuore rock che si distende nel finale con ballatone d'effetto. Un degno ritorno. Escluso il tour ma un evento live unico a Londra o New York.

Cellulari ritirati all'ingresso e soprattutto la promessa di non rivelare nulla fino all'alba del primo marzo. La casa discografica Sony Italia è chiara con i giornalisti e non vuole assolutamente che si violino gli accordi internazionali presi con la casa madre. Dopo l'ascolto del disco poi abbiamo capito il perché. Il ritorno di David Bowie farà rumore e farà sbizzarrire i critici musicali di mezzo mondo. L'album inizia con "The Next Day" e un giro di chitarre con echi anni 80, "Dirty Boys" sorprende per il sax mentre il secondo azzeccatissimo singolo "The Stars (Are Out Tonight)" è una cascata rock con un finale tirato. La giusta scelta dopo l'atmosfera magica e rarefatta del primo singolo "Where Are We Now". Dalla sesta traccia "Valentine's Day" in poi ecco che il disco prende un'altra strada. Più dura e incisiva che si snoda lungo "If You Can See Me" con la voce rauca del cantante e la chitarra distorta che disorientano in un campo minato ma affascinante. Un coro di soldati sta alla base di una delle canzoni più belle "I'D Rather Be High". Il testo narra la storia di un militare che torna dalla guerra completamente devastato da quello che ha fatto e visto. Il suo unico desiderio è quello di tornare a condurre una vita normale. A sorpresa spunta il funky in "Boss Of Me" e "Dancing Out In Space". Dopo il rock tiratissimo di "(You Will) Set the World On Fire", Bowie ci concede forse due tra le sue produzioni più belle "You Feel So Lonely You Could Die" con echi di coro gospel e la drammatica "Heat". "The Next Day" uscirà in tre versioni: standard, deluxe e doppio vinile. Nella versione Deluxe ci sono altri tre brani: "So She", "I'll Take You There" e "Plan". Una curiosità: l'immagine della copertina del disco è una versione riadattata della cover di "Heroes" del 1977, creata da Jonathan Barnbrook che ha firmato anche quelle di "Heathen" e "Reality".

Il disco è di ottima fattura e la mano sapiente del fidato produttore e musicista Tony Visconti si sente. Chi ha amato Bowie (una carriera costellata da oltre 130 milioni di dischi venduti) continuerà a farlo, chi non lo ha conosciuto lo amerà. Il cantautore e artista a tutto tondo ha uno stile unico e pazienza se c'è già qualcuno che non grida al miracolo o al rinnovamento. Parliamo sempre, con rispetto, di una delle colonne della musica mondiale.