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Usa, eroina di 3 anni tiene in vita per tre giorni il fratellino dopo l'omicidio-suicidio dei genitori

A chiamare i soccorsi è stato il nonno dei piccoli che non riusciva a mettersi in contatto con la famiglia. Il padre, che ha ucciso la madre prima di togliersi la vita, soffriva da tempo di depressione

Usa, eroina di 3 anni tiene in vita per tre giorni il fratellino dopo l'omicidio-suicidio dei genitori - foto 1
-afp

A Los Angeles una bimba di 3 anni è riuscita a sopravvivere per tre giorni e a tenere in vita il fratellino di appena 2 mesi dopo l'omicidio-suicidio dei suoi genitori.

Il padre, David Kooros Parsa, ha ucciso la madre, Mihoko Koike Parsa, prima di togliersi la vita e lasciare i due piccoli da soli in casa. A scoprire i bimbi e i corpi dei genitori sono stati i vicini allertati dal nonno, preoccupato perché non aveva più notizie della famiglia.

L'omicidio-suicidio è avvenuto la mattina del 18 aprile nel quartiere residenziale di Chatsworth. Dopo tre giorni il nonno, preoccupato anche per le condizioni psicologiche del figlio che soffriva da tempo di disturbi depressivi e stress, ha telefonato alla polizia. Gli agenti si sono presentati sul posto ma non hanno rilevato problematiche dopo un controllo all'esterno dell'abitazione.

Il nonno però non si è dato per vinto e il pomeriggio del 21 aprile ha deciso di contattare un agente immobiliare che aveva le chiavi della proprietà. L'uomo, insieme ai vicini, è entrato e ha trovato la piccola di 3 anni ad attenderlo davanti alla porta. "Aveva uno sguardo perso in volto. Era molto silenziosa", precisa la vicina Olivia Robinson. Al piano superiore della villetta è stato invece trovato il figlio più piccolo, illeso.

"La nostra piccola angioletta è riuscita a tenere se stessa e il fratello in vita. Lei è un'eroina ai miei occhi", ha detto il capitano della polizia di Los Angeles, Maureen Ryan. La bimba ha provveduto infatti a se stessa e al fratellino per oltre 72 ore. I piccoli, disidratati e affamati, sono stati portati all'ospedale locale per un controllo ma sono comunque in buona salute. Non è ancora chiaro se abbiano visto con i loro occhi la sparatoria. Entrambi sono stati presi in custodia dal Dipartimento per i Servizi per l'infanzia e la famiglia.