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Catalogna, Puigdemont: "Lista unitaria per le elezioni del 21 dicembre | Pronto a collaborare con la giustizia belga"

Lʼex presidente della Generalitat su Twitter scrive: "Eʼ il momento che tutti i democratici si uniscano"

Catalogna, Puigdemont:
ansa

Il leader catalano Carles Puigdemont vuole che si formi "una lista unitaria" che metta insieme "tutti i democratici" in vista delle elezioni del 21 dicembre in Catalogna, convocate dal governo spagnolo.

Lo ha scritto su Twitter l'ex presidente della Generalitat. Una lista "per la Catalogna, per la libertà dei prigionieri politici e per la Repubblica - ha aggiunto Puigdemont -. E' il momento che tutti i democratici si uniscano".

Alcuni minuti dopo il messaggio del leader catalano sono state raccolte quasi mille firme online per il manifesto che assicura che le elezioni "imposte dal governo spagnolo il 21 dicembre" saranno una scelta tra "la democrazia e l'imposizione", tra i partiti sovranisti e "i distruttori dell'autogoverno". Il documento denuncia inoltre "la persecuzione giudiziaria e il linciaggio personale" istigato dal "nazionalismo spagnolo" e che gli ex ministri e membri della Mesa del Parlament sono "oggi perseguitati per le idee politiche che difendono" e non per un'appartenenza a un certo partito.

Potrebbero volerci tre mesi per il leader catalano Carles Puigdemont e quattro mesi per i suoi ex ministri, prima di rientrare in Spagna in seguito al mandato di arresto europeo emesso dalla giustizia spagnola. Lo hanno reso noto le autorità del Belgio, dove si trovano Puigdemont e alcuni dei membri del governo catalano deposto, in base ai tempi necessari per esaminare i documenti inviati da Madrid. La procura spagnola intende perseguire Puigdemont per ribellione, sedizione e malversazione di fondi pubblici per il suo ruolo nella dichiarazione di indipendenza della Catalogna, ma il leader catalano ha ignorato la richiesta di presentarsi davanti alla giustizia spagnola.

Un giudice ha, quindi, emesso i mandati di arresto europei contro Puigdemont, Maria Serret Aleu, Antoni Comin Oliveres, Luis Puig Gordi e Clara Ponsati Obiols. La procura belga ha spiegato di aver ricevuto i documenti e che quando Puigedemont e i colleghi verranno portati davanti al giudice la decisione verrà presa in 24 ore. Il giudice "può decidere di non emettere il mandato o di emetterlo ma ha la possibilità di rilasciare le persone che sono in pericolo per certe condizioni". La decisione può essere oggetto di appello.

Secondo il quadro della normativa a livello europeo "una decisione finale deve essere presa entro 60 giorni, con un'estensione fino a 90 per circostanze eccezionali", ha spiegato il ministero della Giustizia del Belgio aggiungendo che è possibile per i giudici "in alcune situazioni rifiutarsi di eseguire il mandato di arresto internazionale. Se la decisione è di eseguire il mandato la persona è in linea di principio consegnata alle autorità dello stato che ha emesso il mandato nei 10 giorni seguenti alla decisione".

Puigdemont: "Pronto a collaborare con la giustizia belga" - In un tweet in fiammingo il leader separatista Puigdemont si è detto "pronto a cooperare pienamente con la giustizia belga sul mandato di arresto europeo emesso dalla Spagna".

Ministro di Giustizia del Belgio: "Caso giudiziario, non politico" - Il ministro della Giustizia del Belgio, Koen Geens, ha sottolineato che "il mandato d'arresto europeo nei confronti del leader catalano Carles Puigdemont non è una questione politica ma giudiziaria". "Al contrario di un ordine di estradizione internazionale, nella procedura di mandato d'arresto europeo il potere esecutivo non ha nessuno ruolo. Si tratta esclusivamente di contatti diretti tra le procure", ha aggiunto il ministro.