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Milano, in passerella arriva l'eleganza immateriale di Giorgio Armani, tra passato e futuro

Un corto di Paolo Sorrentino, “Sabbia,” apre la nuova collezione di Re Giorgio, che trae ispirazione dal suo stesso archivio. Leggerezza e contemporaneità le parole d'ordine

Il sabato mattina della settimana della moda milanese è tutto per Giorgio Armani, che all'interno dello splendido Teatro Armani di via Bergognone 59 – progettato per lui dall'architetto giapponese Tadao Ando – manda in passerella la sua collezione per la primavera estate 2015.

"Sabbia," corto diretto

Paolo Sorrentino

(con il quale lo stilista aveva già collaborato) ha dato il via defilé, vero e proprio compendio dello stile Giorgio Armani. Abiti leggerissimi e preziosi, che avvolgono senza mai costringere, raccontano di una sensualità fluida e sfuggente, come la sabbia delle spiagge di Lipari e Stromboli, dove si svolge la storia di amore immaginata dal regista premio Oscar.

Milano, in passerella arriva l'eleganza immateriale di Giorgio Armani, tra passato e futuro

Ogni capo è un sapiente lavoro su texture e superfici, dove l'

eleganza naturale

di Armani si coglie, come sempre, nel dettaglio: le stampe – maculate e pitonate – si stemperano nelle tonalità carsiche, gli abiti, i gilet, le giacche sono sfrangiati e giocano di sovrapposizioni, ricreando un effetto di assoluta

leggerezza

e impalpabilità. Ad aggiungere realismo e contemporaneità,

sneakers

, sandali e stringate perché non si può essere eleganti senza essere disinvolti. La palette di colori si muove dall'azzurro brillante al cipria e al marrone, fino a toccare il nero lucido delle spiagge vulcaniche.



Grande attenzione agli

accessori

: una borsa sofisticata basta a svoltare un look più sportivo, rendendolo immediatamente di classe. Lo stesso dicasi per le collane rigide che fanno da colletto, portate sul completo manlike.

Pochette

e clutch da tenere in mano sono preziose. Gli ensemble da sera prevedono sofisticati abiti ricamati su pantaloni in seta trasparente, gonne a scialle e pareo con le frange. Accenni vintage che re Giorgio ha tirato fuori dal suo stesso archivio, “perché una buona idea di vent'anni fa può essere recuperata”.



L'idea della primavera/estate 2015, infatti, nasce da un'ispirazione di una

collezione passata

che – sempre con le parole dello stilista – aveva come protagonista “la moglie di un archeologo degli anni '30, che va a trovare il marito negli scavi”: in quest'ottica appare ancora più bella l'uscita finale, con la modella che indossa uno splendido copricapo

retrò

.



Nel

backstage

, com'è sua abitudine, Armani non si è tirato indietro in quanto a dichiarazioni: se dopo la sfilata di Emporio aveva messo in chiaro che il suo è un business a conduzione familiare dove, per ora, il leader è ancora lui nonostante gli ottant'anni, oggi non ha mancato di sottolineare un cambiamento nella percezione del corpo delle donne all'interno della società. L'idealtipo sta cambiando, “c'è una tendenza all'immagine di una donna meno magra,

più femminile

". E allo stesso tempo, le donne non cercano qualcosa che sia semplicemente lussuoso, ma più

ricercato

, il che significa che sono consumatrici più attente. Se lo dice lui, non possiamo fare altro che fidarci.




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