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Letti separati o uniti?

Quando è la notte a dividere

coppia che litiga, tradimento
agenzia

Sono sempre più numerose le coppie che decidono di dormire in letti separati.

Talvolta succede perché uno dei partner russa o non riesce a dormire con sufficiente quiete: i numeri sono uguali fra sposati e conviventi. Eppure altri test suggeriscono che

l'intesa di coppia

nasce anche sotto le lenzuola... semplicemente condividendo il sonno. Dunque, esiste una soluzione?

Secondo uno studio effettuato in Belgio all'interno di una coppia

il 20% dorme solo

, mentre la percentuale sale al 24%, attestato in Vallonia, per chi dorme insieme soltanto nel week end. Un'indagine simile, effettuata in Gran Bretagna, aveva stabilito che è una coppia su sei a dormire in letti separati: numeri che coinvolgono in egual misura sposati e conviventi.

Dormire separati è necessariamente sinonimo di un

calo nella passione

? Generalizzare non serve: ogni coppia possiede regole e abitudini che ne contraddistinguono la vita in modo peculiare e ne fondano le regole di convivenza più intime. In questo senso avere letti separati qualche volta è sinonimo di una ritrovata armonia: un partner che russa o si muove in maniera continua distribuendo pugni e schiaffetti può realmente essere un ostacolo al riposo, soprattutto per chi ha tendenze all'insonnia o si addormenta con difficoltà.

Secondo le statistiche il fatto che uno dei due, quasi sempre maschio, di notte russi costituisce il motivo principale che porta a letti divisi: invece che accumulare frustrazione e stanchezza, questa ricetta può essere preziosa per il benessere di entrambi purché il momento della buona notte resti comunque un momento di ritualità condivisa.

Se dormite in letti separati ciò che non vi impedisce di godervi insieme il resto della serata. Evitate di posizionare il televisore in camera: fatte le dovute eccezioni, non si dovrebbe finire per ritrovarsi ognuno davanti a uno schermo con il proprio programma preferito, bensì scegliere cosa vedere insieme e condividere il momento. Preparatevi

una tisana della buona notte

da sorseggiare insieme sul divano e create un piccolo rito che vi aiuti a creare serate in cui ritrovare calma,

intimità

, armonia. Se uno dei due preferisce altri hobby, per esempio la lettura, si può comunque restare e essere impegnati in un'attività interessante mentre l'altro fa altro: spesso trascuriamo l'importanza di essere insieme, ognuno immerso in ciò che ci dà piacere, e condividere, semplicemente, la presenza.

Il 42% delle coppie inglesi che dorme in letti separati ammette di sentirsi insoddisfatto. Coltivare il

desiderio

certamente costituisce un ingrediente da non sottovalutare: cercare l'altro può essere lo spunto per stravolgere la routine con un pizzico di fantasia, far capire all'altro quanto sia ancora importante, stuzzicare l'eros. Da una ricerca condotta negli Stati Uniti in ambito neurologico emerge che la semplice azione di toccare il partner durante la notte aumenta il senso di sicurezza e favorisce la produzione di ossitocina, tanto da migliorare i casi di apnee notturne e incubi.

Per secoli l'uomo ha condiviso il freddo e pericoloso buio notturno con altri esseri umani: in questo senso è possibile comprendere come l'atto di dormire, necessario per la sopravvivenza di ognuno, nasconda misteri a cui la scienza non si ancora affacciata.

Se indagini provenienti dall'Università di Pittsburgh hanno evidenziato una diminuzione dei livelli di stress e depressione fra chi

dorme insieme

, è altrettanto vero che le regole di una buona coppia sono estremamente personali. Ciò che, invece, appartiene a un territorio comune è il bisogno di lavorare su un

rapporto d'amore

facendo in modo che le persone coinvolte si sentano desiderate, amate, comprese, ogni giorno... notte compresa.