Speciale Conclave 2025, l'elezione del nuovo Papa
se il conclave va per le lunghe

Fumata bianca che non arriva, bilancio in rosso: quanto costa ogni giorno senza un Papa

Tra calo delle donazioni, logistica, turismo in calo e diplomazia ferma, la sede vacante pesa anche sui conti della Chiesa

di Giuliana Grimaldi
08 Mag 2025 - 06:00
 © Ansa

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Ogni giorno in più senza un Papa è un giorno in cui la Chiesa rallenta, il mondo osserva e i conti del Vaticano iniziano a soffrire. Durante la sede vacante — il periodo tra la morte o rinuncia di un Pontefice e l’elezione del successore — la macchina vaticana si blocca in attesa. La spiritualità domina, ma nel silenzio della Cappella Sistina anche l’economia fa sentire il suo peso.

Il Conclave 2025 è ancora in corso e procede nei tempi previsti, a parte l'insolito ritardo di due ore con cui è arrivata la prima fumata: secondo i bookmaker, la fumata bianca è attesa tra l’8 e il 9 maggio. Siamo quindi ben lontani dal conclave più lungo della storia, quello di Viterbo (1268–1271), che durò 1.006 giorni e costrinse le autorità locali a chiudere a chiave i cardinali per sbloccare l’impasse.

Ma anche un'attesa che resta nei limiti del ragionevole ha un prezzo: ogni giorno senza una guida spirituale e diplomatica comporta costi economici e rallentamenti operativi per la Santa Sede. E più la fumata tarda ad arrivare, più il bilancio del Vaticano si appesantisce.

Il costo del Conclave

 I cardinali elettori, oggi 133, vengono ospitati nella Casa Santa Marta, isolata per garantire la segretezza. Le spese per vitto, alloggio, sicurezza e gestione tecnica sono contenute, anche perché la struttura è di proprietà vaticana. Secondo stime non ufficiali, il costo totale del Conclave oscilla tra i 4,5 e i 6 milioni di euro, distribuiti su più giorni e coperti in parte dallo Stato italiano, in virtù dei Patti Lateranensi. Lo stanziamento previsto dal Governo Meloni è ammontato a 1,22 milioni di euro, una cifra destinata a coprire sia il Conclave sia le esequie di Papa Francesco.

Senza Papa meno eventi religiosi e pellegrini

 Le udienze papali attirano milioni di fedeli ogni anno. Con la sede vacante, vengono sospesi gli appuntamenti religiosi più partecipati: udienze del mercoledì, canonizzazioni, concistori. Tutto ciò comporta mancati incassi stimati fino a 1 milione di euro al giorno, tra offerte, biglietti d’ingresso, visite guidate e commercio religioso, in parte compensati dal flusso dei pellegrini che affollerà Roma sia per l'Habemus papam sia per la cerimonia di intronizzazione.

Diplomazia in stallo

 Il Papa è anche Capo di Stato della Città del Vaticano e guida della diplomazia pontificia. Con 184 Stati che intrattengono relazioni diplomatiche con la Santa Sede, ogni giorno di sede vacante è un giorno in cui non possono essere firmati accordi, nominate nuove guide diocesane o avviate iniziative umanitarie.

Donazioni in calo e fedeli disorientati

 Secondo analisi legate a precedenti transizioni papali, una sede vacante prolungata può portare a un calo delle donazioni — in particolare nei Paesi più fragili. Un trend negativo causato sia dalla crisi economica globale, sia dalla diminuzione dei fedeli e che già da un po' di tempo interessa l’Obolo di San Pietro, principale strumento per il sostegno alle attività caritative del Pontefice; a venire meno negli ultimi tempo anche le contribuzioni da parte di finanziatori storici come la Chiesa americana e quella tedesca. In tempi di incertezza, l’assenza di una guida spirituale visibile influisce insomma anche sulla generosità dei fedeli.

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