Dall’audience globale da record agli affitti da migliaia di euro per una terrazza su San Pietro, passando per il boom turistico e l’exploit sui social
di Giuliana Grimaldi© Afp
L’elezione di un nuovo Papa è un evento globale che unisce spiritualità, geopolitica e finanza. Ma è anche, dati alla mano, un potente volano economico e mediatico. Con un potenziale pubblico di 1,4 miliardi di persone (tanti sono nel mondo i cattolici), milioni di interazioni digitali, affitti record e un afflusso turistico che può triplicare in pochi giorni, il "business del Conclave" coinvolge televisioni, piattaforme digitali, hotel, ristoratori e perfino il mercato immobiliare romano. Il Vaticano non vende biglietti né diritti di trasmissione, ma attorno alla fumata bianca si muove un valore potenziale che in pochi giorni supera quello di finali sportive da sempre super redditizie come il Super Bowl.
L'Habemus Papam' di Papa Francesco, il 13 marzo 2013, fu seguito da un pubblico televisivo globale stimato attorno a un miliardo di persone. In Italia, il picco fu di 29 milioni di telespettatori. Insomma uno dei momenti live più seguiti della storia recente, al pari di Olimpiadi, matrimoni o funerali reali.
Dati però, assolutamente parziali visto che l'evento viene coperto non solo dalle televisioni ma anche da radio, social, testate online e stampa cartacea. Considerando soltanto il bacino dei cattolici, i potenziali spettatori dell'annuncio del nuovo Papa potrebbero essere 1 miliardo e 406 milioni (dato dell'Annuario Pontificio 2025).
Non esistono diritti a pagamento per trasmettere il Conclave, ma i ritorni sono enormi: uno spot trasmesso in Italia nei minuti a ridosso dell’annuncio può valere decine di migliaia di euro al minuto, come avviene per i grandi eventi come il Super Bowl.
Nel 2013, Twitter registrò 132mila tweet al minuto al momento dell’annuncio, per un totale di oltre 7 milioni di messaggi legati al nuovo Papa in una sola giornata (dato de Le Monde). L’account @Pontifex superò i 10 milioni di follower nei sei mesi successivi. Otto dei dieci trend mondiali su Twitter erano legati al Conclave. È uno dei momenti di engagement digitale più intensi della storia delle piattaforme.
Durante il Conclave gli affitti temporanei di terrazze e appartamenti con vista su Piazza San Pietro raggiungono cifre eccezionali. Nel 2013, secondo le agenzie immobiliari, alcuni spazi venivano concessi a 2mila-3mila euro al giorno, per poche ore di vista esclusiva sulla fumata bianca. Gli hotel della zona vaticana registrarono prenotazioni a tariffa tripla rispetto alla media. E quest'anno non sta andando diversamente: i balconi con vista sulla fumata partono dai mille euro al giorno e sono già tutti riservati dai media internazionali.
L’elezione di Francesco ha avuto un impatto diretto sul turismo. Tra marzo e dicembre 2013, 6 milioni e 600mila persone parteciparono agli eventi papali in Vaticano, rispetto ai 2,35 milioni del 2012: un aumento del +180%. Il Comune di Roma registrò un +7% di presenze turistiche, con punte del +66% dall’Argentina. Un’impennata che portò milioni di euro agli hotel, ai ristoranti e alle attività legate al pellegrinaggio religioso.
Pur senza sponsor né biglietti, il Conclave genera un valore mediatico e indotto economico pari – se non superiore – a quello di molti eventi sportivi. La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra 2012 raggiunse 900 milioni di spettatori; il funerale della regina Elisabetta II nel 2022 avrebbe raggiunto l'iperbolico numero di 4 miliardi di persone, considerando pure chi ne guardò anche solo brevi clip online. Ma l’Habemus Papam vanta un impatto più capillare e diffuso, connesso a fede, politica e società. È un evento gratuito che vale centinaia di milioni in visibilità e ricavi indiretti.