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Anni 70: Anna Maria Rizzoli

La bionda col seno più bello dʼItalia

Riprende il viaggio di Tgcom a ritroso negli anni 70 e 80 alla riscoperta delle bellezze della commedia sexy all'italiana.

Questa volta è il turno di Anna Maria Rizzoli. Nata a Roma nel 1953, la Rizzoli iniziò la sua carriera in tv, conducendo anche un Festival di Sanremo. Ma la notorietà arrivò con film come "L'insegnante al mare con tutta la classe" o "La ripetente fa l'occhietto al preside".

Sfortunatamente per lei, Anna Maria Rizzoli arrivò al genere nel momento del suo decadimento, interprentando un numero limitato di film rispetto ad alcune sue colleghe e comunque di un livello generalmente inferiore. Questo non le ha impedito di entrare comunque nel "mito" della commedia sexy, come una dei simboli assoluti. Merito della sua bellezza statuaria che le valse in quegli anni l'appellativo di "seno più bello d'Italia". 

Alta, bionda e con, appunto, un seno perfetto, Anna Maria inizia a farsi notare con alcune trasmissioni televisive notturne di genere piccante, durante le quali si esibisce in spogliarelli mozzafiato (come a "Playboy di mezzanotte" con Enzo Tortora). Dotata non solo di bellezza ma anche di intelligenza e personalità, la Rizzoli riesce ben presto a emergere dal gruppo delle starlettine delle tv private per approdare a palcoscenici e ruoli più importanti. Recita così accanto a Walter Chiari (che fu per un periodo suo compagno), Massimo Ranieri, mentre con Mike Bongiorno, nel 1979, conduce il Festival di Sanremo.

Le porte del cinema non tardano ad aprirsi per lei. Inizialmente, dopo l'esordio del 1975 con "Il padrone e l'operaio", con commedie all'italiana come "Ragioner Arturo De Fanti, bancario precario" (con Paolo Villaggio) o "Dove vai in vacanza?". Per poi diventare una protagonista del genere sexy scollacciato, con titoli notissimi quali "L'insegnante al mare con tutta la classe", "La ripetente fa l'occhietto al preside", "La compagna di viaggio", "La cameriera seduce i villeggianti". 

Dopo alcuni titoli decisamente in tono minore ("Attenti a quei P2", "Il sommergibile più pazzo del mondo"), nel 1983 chiude con il grande schermo con il film "Il rubacuor". Da quel momento fa la ballerina in commedie itineranti prima di ritirarsi dalle scene per dedicarsi alla famiglia. Dopo aver divorziato è tornata alla recitazione, dimostrando finalmente un innegabile talento recitando a teatro niente meno che con Giorgio Strehler.