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MINI Countryman, viaggio in Italia fra le tradizioni natalizie

Un tour di 534 km con il Suv della MINI, alla scoperta di vecchie e nuove tradizioni italiane

Le festività natalizie sono il microcosmo della nostra umanità. Lʼaria è fredda ma lʼatmosfera è caldissima; le giornate sono le più buie dellʼanno, ma le luci sfavillano in ogni città e paese; gli affetti si cullano in famiglia, ma le piazze e i borghi si arredano di addobbi per ammaliare gli occhi. Un viaggio in questo microcosmo, testimonianza viva delle tradizioni natalizie italiane, ce lo propone la MINI Countryman Cooper S ALL4.

Tradizioni del Natale, si fa presto a dirle che già parte il lungo elenco di memorie che percorre la penisola. Il Suv della MINI va alla scoperta di alcune di queste tradizioni legate alla festività più amata, a quel lungo periodo invernale che sa di festa, odora di nascita, di aspettative nuove e di epifanie. Tradizioni che si ripetono da secoli ed è forse qui la “magia” del Natale: sembrano sempre nuove, perché nuovo è lo spirito con cui viviamo la festa, anche dimezzata, costretta, affaticata comʼè questʼanno. La MINI Countryman a trazione integrale, nel suo natalizio “Chili Red” di carrozzeria, ci porta allora in giro per lʼItalia…

 

Il tour natalizio, 534 chilometri, inizia… seduti a tavola. Nel senso che le tradizioni alimentari sono abbondanti a Natale, partendo dai dolci il rimando immediato va a panettoni e pandori: Pan de Toni e Pan de Oro, i nomi delle origini. La “nostra” MINI Countryman parte così da Milano, patria del panettone, e si dirige verso Verona, dove a fine ʼ800 il grande pasticciere Giovanni Battista Perbellini inventò il pandoro. La prima destinazione è proprio la Pasticceria veronese “X Dolce Locanda”, dello chef stellato Giancarlo Perbellini.

 

Non solo dolci, perché Natale è anche pranzi in famiglia e i primi piatti sono sovrani. Da Verona si prosegue per Bologna, qui i tortellini in brodo sono il piatto della tradizione e la sosta è presso il rinomato ristorante “Il Cambio” dello chef Massimiliano Poggi. Lasciando Bologna, si va verso il mare della Romagna per scoprire lʼunico presepe galleggiante al mondo, quello della Marineria di Cesenatico. Altra immensa tradizione il presepe, che si deve a San Francesco dʼAssisi e alla natività rappresentata la prima volta a Greccio. A Cesenatico il Presepe galleggiante, opera degli artisti Maurizio Bertoni e Mino Savadori su progetto di Tinin Mantegazza e da un’idea di Guerrino Gardini, sarà visitabile fino al 10 gennaio 2021.

 

Dalla riviera romagnola altri 150 km per arrivare in Umbria, nello specifico a Gubbio. Qui cʼè lʼAlbero di Natale più grande del mondo, che si estende sul dorsale di una montagna per oltre 750 metri e con una base di oltre 450 metri. Un capolavoro di luci e colori, che unisce le mura della città medievale alla basilica del Patrono Sant’Ubaldo, posta in cima alla montagna, dove spicca la grande stella-puntale dellʼalbero.

 

Natale, tradizioni a tavola, alberi e presepi

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