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Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno - La recensione

Abbiamo messo alla prova il gioco di ruolo giapponese per PC e PS4, seguito diretto della serie ideata dal mitologico Studio Ghibli

Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno - La recensione - foto 1
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Raccontare una fiaba per bambini non è affatto semplice: uno degli errori più frequenti è pensare ai bimbi come avidi ascoltatori di qualsiasi stramberia.

Forse in parte è anche così, ma si tratta di un pubblico intelligente, curioso e attentissimo. Ni No Kuni II, proprio come il primo capitolo, sceglie gli stilemi della fiaba classica per narrare le vicende di un giovanissimo re e del suo desiderio di riunificare tutti gli stati in un unico, pacifico regno. E come nelle storie più riuscite, anche Ni No Kuni II punta tutto sul fascino del viaggio, la crescita interiore dei protagonisti e l'intensificarsi dei reciproci rapporti.

L'impianto di gioco strizza l'occhio a giochi di ruolo giapponesi più classici, tuttavia Level 5 non si è limitata a riproporre una struttura ludica dal piglio conservatore, ma l'ha arricchita con un sistema di combattimento in tempo reale e due macro sezioni dove ricostruire il nostro impero e condurre i propri guerrieri in battaglie campali.

Si tratta di due dinamiche di gioco ricorrenti e perfettamente integrate con l'incedere dell'avventura, che le donano un respiro più ampio senza appesantirla. Ni No Kuni II inizia con il più classico dei colpi di stato: in un mondo dove esseri antropomorfi dalle fattezze di gatti e topi convivono con gli esseri umani (ed immancabili ibridi), il giovane Evan, orfano re spodestato, è costretto alla fuga.

Nonostante la mancata collaborazione con lo Studio Ghibli - accordo che ha donato al primo capitolo una cornice artistica e dei filmati assolutamente incantevoli - non mancano firme di prestigio dietro il palcoscenico di Ni No Kuni II. Yoshiyuki Momose, animatore dello Studio Ghibli, ha lavorato al character design dei personaggi, garantendo una continuità stilistica col precedente capitolo.

La colonna sonora è curata da Joe Hisaishi, compositore nipponico tra i più apprezzati, e autore di pezzi che hanno fatto la storia del panorama cinematografico mondiale. Famosissime le sue collaborazioni con Takeshi Kitano (Hana-bi) e Hayao Miyazaki (La città incantata), per i quali ha lavorato, di fatto, all'intera filmografia. Al di là delle firme di prestigio, l'intero sviluppo di Ni No Kuni II ha messo alla prova tutto l'organico dei Level 5, dando vita a un gioco artisticamente e visivamente eccezionale.

La cornice ludica di Ni No Kuni 2 pare voglia abbracciare i canoni più classici del gioco di ruolo nipponico, salvo poi discostarsene nelle fasi più attive. Dalla gestione del party, sempre più numeroso, allo spostamento sulla mappa del mondo, nel quale i protagonisti vengono rappresentati in stile chibi (il classico stile "super deformed” giappomese), riacquistando le loro proporzioni solo scontrandosi coi nemici, sempre visibili sullo schermo.

L'organizzazione del nostro gruppo passa per un corposo arsenale, che tra spade, lance, martelli e asce non ha nulla da invidiare a un classico musou (i giochi di azione giapponesi ricchi di nemici, come, ad esempio, Dynasty Warriors). Anche le armi, equipaggiabili fino a un massimo di tre elementi, possono essere alternate in tempo reale: questo favorisce e incentiva l'uso di abilità specifiche o vere e proprie magie, da lanciare quando la carica dell'arma impugnata riempie completamente un'apposita barra.

I famigli fanno posto ai Cioffi, deliziose creature chiaramente ispirate ai Kodama di Mononoke Hime (La principessa Mononoke) e utilizzabili col semplice ausilio di un tasto. Oltre fornirci interessanti bonus passivi, i Cioffi innescano quel desiderio collezionistico pronto a imbrigliare chi ne subisce il fascino.

Il divertimento, il senso di scoperta e il coinvolgimento, rappresentano il cuore pulsante di Ni No Kuni II. Il livello di difficoltà dei combattimenti è tarato inesorabilmente verso il basso, questo è innegabile: tuttavia, pur rammaricandosi per la mancanza di un semplice selettore della difficoltà, il titolo di Level 5 punta tutto sulla voglia di andare avanti, sul desiderio di scoprire la prossima, meravigliosa location. Si tratta di una scelta che presta il fianco a critiche assolutamente giustificate, ma che non scalfisce l'impronta autoriale, il carisma e il divertimento che il gioco riesce a donare, senza cali di ritmo.

La grafica che fa da contorno alle vicende dei nostri eroi è a dir poco meravigliosa, ammantata da uno dei migliori cel shading mai visti in un videogioco. Anche se mancano le splendide cut-scene disegnate a mano presenti nel primo episodio, la continuità stilistica e la bonta della direzione artistica, riescono a contenere i danni. Prestando minuziosa attenzione ai capolavori animati realizzati dallo Studio Ghibli, Level 5 omaggia Nausicaä della Valle del Vento e Laputa tramite una certosina rappresentazione di villaggi, foreste, pianure sconfinate, e bizzarro vestiario dei protagonisti; senza dimenticare la deliziosa deriva antropomorfa di molti personaggi, già vista nello splendido Porco Rosso.

Il doppiaggio in inglese e giapponese, pur non coprendo tutti i dialoghi più importanti, è realizzato con indiscutibile cura, mentre la localizzazione in italiano - anche stavolta fin troppo "coraggiosa" nella diversificazione dei vari dialetti - aggiunge notevole coinvolgimento per la comprensione della storia. Mai come in questo caso, Ni No Kuni II è un gioco che difficilmente può raggiungere l'eccellenza se sezionato in ogni sua singola parte. Tuttavia, proprio il suo piglio fiabesco, il suo incedere disincantato al limite dello stucchevole, e il suo straordinario coinvolgimento emotivo, ne fanno un'esperienza da vivere, senza alcun dubbio.

Ni No Kuni II pecca di un livello di sfida degno di tal nome, rischiando di capitolare per un elemento così piccolo, eppure fondamentale per la maggior parte degli appassionati del genere. Nonostante ciò, l'esperienza viva, intenza e corposa offerta dai Level 5 è talmente potente da rendere impossibile staccarsi dal televisore. Si tratta di una contraddizione interna, un patto col quale bisogna essere disposti a scendere, per fruire di uno dei mondi videoludici più esaltanti mai realizzati.



Come lo abbiamo giocato

Abbiamo giocato Ni No Kuni II sia su PlayStation 4 Pro che su quella base, con televisore Samsung LE32B460B2W/XXC. Abbiamo la modalità campagna in 42 ore, con particolare soddisfazione nella gestione dell'impero e le lotte campali.


Può piacere a chi…
… ama il Giappone e lo stile dello Studio Ghibli
… preferisce impegnarsi per molto tempo con un solo gioco
… apprezza i giochi di ruolo tradizionali

Potrebbe deludere chi…
… è abituato alle esperienze frenetiche e meno "ragionate"
… desiderava una continuazione con lo Studio Ghibli al timone
… vrebbe preferito qualche novità in più rispetto al primo capitolo

Ni No Kuni II è un gioco consigliato ai maggiori di 12 anni.
 


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