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Forlimpopoli: ode al gastronomo più illustre d'Italia

Alle radici della straordinaria cucina del Belpaese: sette giorni di festa dedicata a Pellegrino Artusi

Forlimpopoli, in Emilia Romagna, città natale di Pellegrino Artusi, padre della cucita italiana, festeggia il suo illustre concittadino con 150 appuntamenti tra incontri, degustazioni, laboratori, spettacoli, concerti, insieme ai protagonisti della cultura gastronomica nazionale.

E il 1° luglio la festa prosegue: si lancia la Notte Bianca del Cibo Italiano il 4 agosto, giorno della nascita del gastronomo.

È la Festa Artusiana, a Forlimpopoli dal 23 giugno al 1 luglio, 150 appuntamenti tra degustazioni, incontri sulla cultura gastronomica, laboratori del gusto, concerti, spettacoli e mostre imperniati sul tema del cibo. Ad arricchire il tutto una sessantina di ristoranti del tipico, per circa 2800 posti a sedere, con una proposta gastronomica dettata da un disciplinare di qualità e la presenza nei menù almeno di un piatto della tradizione artusiana.

Il cibo come cultura - Punto di forza della Festa Artusiana è l'essere un momento di confronto e di approfondimento sui temi cardine del cibo. Oggi in Italia si propone la cucina in tutte le salse e in tutte le sedi mediatiche. Controcorrente è sempre andata la Festa Artusiana, caratterizzata sin dalla prima edizione da tanti appuntamenti che propongono cibo per la mente, cibo come cultura, a partire dal convegno di apertura della kermesse. Il primo giorno (sabato 23 giugno, alle 17) la Festa chiama a raccolta i principali studiosi del panorama italiano per un confronto su un tema, il cui titolo è emblematico: “Cucina senza”.

La cucina senza - In un'epoca dove il troppo abbonda, la patria natale di Pellegrino Artusi è decisamente diverso e si pone alle radici della straordinaria cucina del Belpaese: di qui i giorni di festa dedicata a chi  al grasso preferisce il magro, al “tanto” antepone il “senza”. Impensabile solo fino a qualche decennio fa pensare a una cucina della “esclusione” (senza caffeina, glutine, grassi, lattosio, zucchero…la lista è lunga), ma i tempi della fame in Italia sono lontani.  La “sottrazione” di ingredienti è divenuta, paradossalmente, un valore. Se ne parlerà al convegno inaugurale in un incontro intitolato Cucina senza. Tra le tante iniziative, dalle 19 alle 20, gli App-eritivi, applicazione per il buonessere: buone letture e buon cibo, spazio ideale per presentare libri ed autori che parlano di cibo. Sette le serate in programma nella corte di Casa Artusi.

Sapori da tutto il mondo - La Festa Artusiana si conferma crocevia di sapori di diverse parti del mondo. In questa edizione diversi gli amici artusiani da oltreconfine, a partire dai francesi di Villeneuve Loubet patria natale del grande Escoffier e dei Pays Beaujolais con la loro cucina e pasticceria della regione Rhone-Alpes. La collaborazione tra il comune di Forlimpopoli e la cittadina francese di Villeneuve Loubet suggellerà il legame di amicizia e gemellaggio giunto al diciottesimo anno. E ancora la cucina croata e quella filippina insieme a Casa Artusi Filippine.

Il mercato delle tradizioni - Per nove serate l'area della Festa Artusiana ospiterà un ricco mercato all'insegna della buona tavola e delle migliori tradizioni gastronomiche. Fil rouge delle diverse proposte, la filosofia stessa della manifestazione artusiana: materie prime di qualità, prodotti di stagione e del territorio legati preferibilmente alla cucina di casa, valorizzazione della memoria gastronomica. Le proposte arrivano da associazioni, aziende agro alimentari, piccoli artigiani e allevatori; una posizione di riguardo viene riservata ai prodotti biologici e alla promozione della biodiversità. Tra le rassegne, rinnovato il sodalizio con ArtusiJazz, organizzato dall'Associazione Culturale “Dai de Jazz” di Forlimpopoli, appuntamento immancabile per gli appassionati e per tutti coloro che vogliono ascoltare dal vivo i nomi più importanti del panorama jazzistico italiano.

Per maggiori informazioni: www.festartusiana.it