FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Dalla liquirizia ai confetti: musei da mangiare

Son sparsi in tutta Italia e sono spesso la testimonianza di un sopraffino stile di vita che risale ai romani

Il tour enogastronomico è ormai un must del turismo internazionale, di cui l'Italia è senz'altro una delle mete più appetibili - è il caso di dirlo - di qualsiasi global gourmet.

E può essere ancora più interessante quando dalla tavola di un ristorante o di una trattoria, l'argomento cibo si sposta nelle severe sale di un museo. Ecco alcuni esempi, dalla Lombardia alla Calabria, di un'arte culinaria in cui la nostra Penisola è maestra.

Museo del Pane a Sant'Angelo Lodigiano (LO) - Il pane ha un museo interamente dedicato nel caratteristico borgo di Sant'Angelo Lodigiano. Inaugurato nel 1983, è ospitato nel Castello Morando Bolognini. Articolato in cinque sezioni, dà modo ai visitatori di conoscere le materie prime, le articolate fasi di lavorazione e l'interessante storia di questo antichissimo alimento. Nella terza sala, la più rappresentativa, sono raccolti più di 500 tipi diversi di pani provenienti da tutt'Italia e dall'estero.

Museo Agorà Orsi Coppini di San Secondo Parmense (PR) - Più che un museo, un centro culturale dell'olio e dell'olivo, creato per diffondere la conoscenza di un prodotto che scandisce la storia del Mediterraneo, dalla mitologia fino ai giorni nostri. Questo è il Museo Agorà Orsi Coppini di San Secondo Parmense, che comprende il Museo dell'Arte Olearia e l'Agorà tra gli ulivi. Nato nel lontano 1946 grazie alla passione di Anita e Americo Coppini, passione che continua a vivere ancora oggi, dopo tre generazioni, nel cuore della famiglia Coppini. Il Museo si articola in tre zone denominate: Spazio Anita, Spazio Americo e Angolo di lettura. La prima è dedicata alla storia dell'olio e ai sistemi di produzione meccanici, come il torchio o la pressa a leva. Nella seconda si trovano gli strumenti di produzione idraulici. Nella terza ed ultima si può ammirare un frantoio in pietra a due macelli (pietre molari). Infine, unico nel suo genere è l'Agorà tra gli ulivi, un teatro all'aperto immerso in un parco naturale, dove si possono tenere concerti e spettacoli vari.

Museo dell'Olivo Carlo Carli a Imperia - La sede del Museo dell'Olivo Carlo Carli si trova a Imperia, in un caratteristico palazzo liberty costruito negli anni '30 dall'architetto Rodolfo Winter. Le 18 sale del museo raccolgono ben 8.000 oggetti legati al mondo olio, come ampolle, oliere, lucerne e tanto altro ancora. L'oggetto più prezioso dell'intera collezione è un piccolo vaso di terracotta per oli e unguenti risalente al periodo tra il 550 e il 525 a.C. Altro elemento di grande interesse è una lucerna in ceramica a doppio beccuccio (databile tra il 200 e il 100 a.C.), che serviva per illuminare strade e abitazioni. Non potevano mancare precise ricostruzioni di vari tipi di frantoi o la stiva di una nave romana per il trasporto dell'olio via mare. Questa straordinaria esposizione sull'olio, unica in Italia, attira ogni anno migliaia di curiosi.

Museo della pasticceria a Costabissara (VI) – Unico nel suo genere, è un vero e proprio piccolo Eden per chi ama gustare e preparare i dolci: il Loison Museum di Costabissara, nel Vicentino, è un golosissimo museo che porta alla scoperta, con un piacevole e curioso un percorso plurisensoriale, dell'antica tradizione pasticcera. A crearlo è stato l'imprenditore – pasticcere Dario Loison, che in anni e anni di ricerche in tutto il mondo ha collezionato centinaia di oggetti, pubblicazioni, documenti relativi all'arte bianca e alla pasta lievitata e ha poi deciso di esporli, per condividere il suo amore per la pasticceria con tutti gli appassionati. Al museo è possibile ammirare macchinari ancora funzionanti come impastatrici, sfogliatrici, sbattitori meccanici e altro, che raccolgono la memoria dello sviluppo tecnologico ed industriale e dell'abilità degli artigiani dei singoli periodi storici. Accanto al Museo si trova la Biblioteca del Gusto, che comprende un patrimonio di oltre 2000 volumi antichi e moderni. Le acquisizioni sono il frutto di anni di ricerche e di donazioni che hanno permesso di custodire i più importanti testi specializzati in materia di arte bianca e dei dolci.

Gelato Museum Carpigiani ad Anzola Emilia (BO) - Il Gelato Museum Carpigiani è l'unico museo al mondo dedicato al gelato artigianale e si trova ad Anzola Emilia, a pochi chilometri da Bologna, in una terra ricca di storia e tradizioni culinarie. La visita si articola in tre sezioni tematiche dedicate rispettivamente all'evoluzione del gelato, alla storia della sua produzione e ai luoghi e modi con cui viene consumato. Il coinvolgente percorso interattivo permette di conoscere la storia e le tecniche di produzione di questo golosissimo dolce famoso in tutto il mondo. Oltre alla visita, vengono organizzate molteplici iniziative come golosi laboratori.

Museo del Castagno a Colognora (LU) – Il Museo del Castagno nell'antico borgo medievale di Colognora non è solo un'esposizione di antichi cimeli e macchinari, ma racchiude in sé la storia di questa località. Per secoli, le selve di castagno sono state alla base dell'economia e della vita di questa zona della Toscana, grazie ad esse si mangiava e si costruivano capanne, tetti e solai. All'interno degli ambienti museali sono esposti tutti i macchinari necessari per la raccolta, la macinazione e la lavorazione delle castagne.

Museo dell'Arte e della Tecnologia Confettiera a Sulmona (AQ) - All'interno di un famoso stabilimento produttivo è stato allestito il Museo dell'Arte e della Tecnologia Confettiera che raccoglie macchinari, antichi cimeli e rari oggetti sull'arte confettiera, tipica di questa zona. Come attestano alcuni documenti la produzione di questi dolci è presente a Sulmona già nel XV secolo. Nella mostra è ricostruito anche un laboratorio settecentesco con tutti gli strumenti utilizzati per la produzione di questi dolcetti come una tostatrice, una filettatrice, vasi per ingredienti, mortai e tanto altro ancora.

Museo del Cioccolato a Norma (LT) - Il percorso del cioccolato dall'America Latina, sua terra d'origine, sino all'Europa è un coinvolgente e interessante viaggio. In origine, il cioccolato era considerato dall'antica civiltà dei Maya “Il cibo degli Dei” ed è stato Cristoforo Colombo a portare, per primo, dei semi nel Vecchio Continente. Soltanto alla fine dell'800, però, il cioccolato è diventato un prodotto per tutti e non riservato solo a pochi. Tutte queste notizie e molte altre curiosità si possono trovare nel Museo del Cioccolato di Norma, dove si possono trovare antiche stampe, vecchie confezioni, bilance e cioccolatiere provenienti da tutta Europa.

Museo del Peperoncino a Maierà (CS) - Nel caratteristico centro storico di Maierà si trova il Museo del Peperoncino, allestito nel Palazzo Patrizio, che permette di conoscere la millenaria storia di questa pianta originaria dell'America centrale e meridionale. Non manca uno spazio dove poter acquistare piccanti prodotti, da gustare o da regalare. Infine, a poca distanza da Maierà, si trova Diamante sede del Festival del Peperoncino, che si tiene nel mese di settembre ed ogni anno attira migliaia golosi.

Il Museo della liquirizia a Rossano Calabro (CS) – Il microclima di questo angolo di Calabria ha fatto sì che vi si produca la migliore liquirizia del mondo: lo ha riconosciuto persino l'Enciclopedia britannica. Solo qui poteva sorgere il museo che ne racconta storia e produzione. Si trova in una residenza quattrocentesca di proprietà della famiglia Amarelli, l'unica in Calabria che ancora oggi prosegue l'attività di produzione, e che già nel 1500 commercializzava le radici di questa pianta. Nel museo, foto d'epoca, incisioni, documenti, abiti, oggetti di vita quotidiana riportano il visitatore a quando Rossano faceva parte del Regno di Napoli. Ancora: attrezzi agricoli e tutto ciò che serviva per lavorare la campagna, giornali, libri contabili, registri paga, documenti che testimoniano le prime esportazioni all'estero, forme di porcellana e stampi in bronzo, lettere di fornitori e clienti e persino la corrispondenza con le autorità dell'epoca.