Luciana Littizzetto lo attacca, rettore del Santuario di Caravaggio si dimette
Il vescovo di Cremona ha accettato le dimissioni di don Gino Assensi. La comica lo aveva attaccato per aver installato nel santuario ceri elettronici attivabili con il bancomat o la carta di credito
Il vescovo di Cremona, monsignor Dante Lanfranconi, ha accolto le dimissioni presentate lo scorso febbraio dal rettore del Santuario di Caravaggio (Bergamo), don Gino Assensi.
Il sacerdote si era dimesso dopo essere stato attaccato in televisione dalla comica Luciana Littizzetto, per aver installato nel santuario caravaggino (che ricade sotto la diocesi di Cremona) dei ceri elettronici attivabili anche con il bancomat e la carta di credito.
Don Assensi era rettore del Santuario della Beata Vergine del Fonte, tra i luoghi sacri più frequentati al mondo, dal 2007. Lo scorso 15 dicembre la Littizzetto aveva ironizzato sulla sua iniziativa nel corso di una puntata di "Che tempo che fa", su Raitre. "Oggi - si legge in un comunicato della Curia di Cremona - il vescovo ha accettato la rinuncia di don Assensi all'ufficio di rettore del Santuario di Caravaggio, presentata il 17 febbraio".
"Fermiamo don Gino - aveva detto la Littizzetto nel consueto siparietto nella trasmissione di Fabio Fazio - prima che dica messa in playback o cerchi le pecorelle smarrite con il Tom Tom o che benedica tutti con l'irrigatore automatico". Poi aveva aggiunto: "Se lo sapesse Papa Frank, vedi, a don Gino, dove glielo digita il pin". Il sacerdote aveva rassegnato le dimissioni due giorni dopo quella puntata, ma si è appreso soltanto ora che il vescovo le ha accettate.
