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Michael Bublé: "Il mio concerto è come un appuntamento sexy"

Sold out al MediolanumForum di Assago (Milano) e Tgcom24 ve lo racconta

Usa la metafora del primo appuntamento Michael Bublé per descrivere il suo concerto: "Iniziamo con piccoli baci e poi l'incontro rovente in macchina". Il crooner ammicca, trascina con la sua simpatia e con un pizzico di sensualità i fan accorsi al MediolanumForum di Assago (Milano) sold out. Venticinque brani in scaletta tra hit e cover per uno show robusto, sfavillante e ammaliante. Ad applaudirlo c'era pure Enrico Brignano. Si replica stasera.

Michael Bublé: "Il mio concerto è come un appuntamento sexy"

Fresco vincitore di un Grammy per l'album "To Be Loved", Michael si presenta elegantissimo smoking nero alle 21.40, anticipato dal gruppo soul Naturally7. Fiammate dal palco introducono il crooner che scivola giù sul palco, facendosi spazio in mezzo all'enorme tenda che copre l'orchestra.

E' "Fever" la cover di Little Willie John a inaugurare la scaletta. "Haven't Met You Yet" svela l'orchestra di 13 elementi sovrastata da un enorme megaschermo che segue Michael in ogni mossa, in ogni smorfia. Ma anche il pubblico viene inquadrato quasi a renderlo partecipe in prima persona proprio sul palco. Michael prima di intonare la ballad "Try a Little Tenderness" di Ray Noble and His Orchestra si lancia in un monologo divertente dalla sue recente esperienza di papà ("sapete quelle cose che si fanno tra vomitini e popò...") fino a frecciatine a Justin Bieber, al momento nell'occhio del ciclone per l'arresto. Poi si rivolge al pubblico milanese: "Sono un gentiluomo e facciamo come fossimo ad un appuntamento galante. Iniziamo da qualche bacino per poi finire al sesso rovente in macchina". E poi avvisa gentilmente: "Parlo lentamente cosicché possiate tradurre quello che dico ai vostri vicini".

Non poteva mancare l'omaggio a Frank Sinatra con "You Make Me Feel So Young" seguita da uno dei brani che ha dato lo slancio alla carriera di Bublé "Moondance" di Van Morrison. Originale trovata quella di presentare i musicisti con l'intramezzo musicale "Lucky 13". Tredici infatti sono i componenti del "Team Bublé" ognuno dei quali appare con scheda e dati sullo schermo. "Non solo sono una voce - spiega Michael - col microfono perché senza questi ragazzi alle mie spalle non sarei veramente nulla". Generoso.

"That's All" di Nat King Cole" è uno dei momenti più intensi ma è con uno dei brani più amati dal cantante - per sua stessa ammissione - che si evolve lo show: "How Can You Mend a Broken Heart?" dei Bee Gees. Preziosa la presenza di "Home" con un filmato ambientato in un set fotografico con un divano su cui si alternano coppie etero, gay, sorelle e fratelli e bambini.

Strepitosa la versione di "Get Lucky" dei Daft Punk che porta il crooner fino al secondo palco dall'altra parte del palazzetto tra la folla. Qui partono "Who's Loving You" e "I Want You Back" dei Jackson 5, tripudio di amore e coriandoli a forma di cuore per "All You Need Is Love" dei Beatles. Una volta tornato sul palco principale Bublé ha chiuso con la scatenata "Burning Love" di Arthur Alexander fino all'allegria contagiosa dell'amatissima "It's a Beautiful Day". I Bis affidati a "Cry Me a River" di Julie London, "Save the Last Dance for Me" dei Drifters e infine "A Song For You" di Leon Russell. E proprio a chiusura dell'ultimo brano che Bublé spiazza staccandosi gli ear-monitor dalle orecchie e canta senza microfono con la potente voce udita fino all'ultimo anello del palazzetto. Un colpo di scena che ha mandato in visibilio i fan ormai impazziti e innamorati del crooner. Insomma l'appuntamento galante promesso dall'artista a inizio show è andato a buon fine.