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Minoranza Pd contro Matteo Renzi: "Auspica che usciamo? Se lo scordi"

Il deputato bersaniano Alfredo DʼAttorre: "Restituiremo al Partito democratico la sua identità di sinistra, per costruire unʼalternativa che possa affermarsi al prossimo congresso"

alfredo d'attorre
ansa

La risposta della minoranza del Pd a Matteo Renzi, che dal palco della Leopolda ha sferzato l'ex classe dirigente incapace di cambiare, non tarda ad arrivare attraverso il bersaniano Alfredo D'Attorre: "Non so se Renzi auspica una rottura, ma se spera questo se lo tolga dalla testa", afferma. " Noi rimarremo nel Pd per restituirgli la sua vocazione di sinistra e per costruire un'alternativa che possa affermarsi nel prossimo congresso", ha rincarato.

"Basta slogan vuoti alla Renzi" - "Il grande messaggio venuto dalla manifestazione di ieri e' che occorre dare risposte concrete, serie non rispondere con battute e slogan vuoti, che hanno ormai fatto il loro tempo", ha proseguito D'Attorre. La piazza di ieri "chiede una riforma che stia dalla parte di chi lavora, produce, si alza presto la mattina e tiene in piedi l'Italia, pazienza se questa riforma piacerà di meno a Marchionne o all'ottimo Serra", ha spiegato.

Fassina: "Partito dei reduci? Spero non diventi dei finanzieri" - Anche il deputato Pd Stafano Fassina replica alle parole del premier alla Leopolda, dicendo: "Mi stupisce sempre l'abilità del presidente del Consiglio di evitare il merito dei problemi e di fare discorsi generici alla ricerca di nemici da dare in pasto all'opinione. Spero che, oltre a non avere un partito di reduci, non abbiamo un partito solo di amministratori delegati o di grandi finanzieri con residenze nei paradisi fiscali".

Kyenge a Tgcom24: "Nessuna scissione" - "Io difendo piuttosto la pluralità di idee che sono nel Pd. E' stato posto invece tutto sulla contrapposizione interna, il Pd nasce proprio come luogo per discutere anche fuori dal partito stesso. Questa è la ricchezza del partito. Non vedo la possibilità di scissione". Lo ha dichiarato Cecile Kyenge europarlamentare Pd a Tgcom24. "In tutte le piazze e luoghi discutiamo di temi di interesse pubblico, si affrontano i temi che poi il governo porta avanti. La maggior parte delle risorse destinate alla ricostruzione sono arrivate dall'Europa. Su questo tema dell'Europa e dell'immigrazione la Lega invece è assente in Ue, continua a fare il partito del no", conclude.