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Iraq, si combatte a 60 km da Baghdad Onu: "Minacciata esistenza Paese"

Gli insorti si sono impossessati di gran parte della regione nord-occidentale di Tallafar, di importanza strategica perché permette di controllare lʼaccesso verso il confine della Siria

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-afp

Sono arrivati a una sessantina di chilometri da Baghdad i combattimenti tra i jihadisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis) e le forze lealiste. Gli insorti si sono impossessati di gran parte della regione nord-occidentale di Tallafar, di importanza strategica perché permette di controllare l'accesso verso il confine della Siria, dove vaste regioni sono già sotto il controllo dello stesso Isis.

Intanto testimoni citati dalla tv satellitare in arabo SkyNews Arabia hanno detto che gli insorti hanno preso il controllo del valico di frontiera tra Iraq e Siria nei pressi di al Qaim, uccidendo quattro militari iracheni e ferendone una ventina. Mentre fonti di polizia hanno affermato che in un'area riconquistata ai ribelli vicino a Samarra, 110 chilometri a nord di Baghdad, sono stati ritrovati i corpi di 18 soldati vittime di esecuzioni sommarie da parte dei miliziani.

Appello agli Usa: fate raid contro i jihadisti - Il governo iracheno ha chiesto agli Usa di compiere raid aerei contro i miliziani jihadisti: lo ha detto il ministro degli esteri iracheno Hoshyar Zebari citato poco fa dalla tv panaraba al Arabiya.

Al Maliki silura ufficiali delle forze di sicurezza - Con la loro fulminea offensiva della settimana scorsa i miliziani dell'Isis si sono impadroniti della provincia di Ninive e del suo capoluogo, Mosul, della città di Tikrit e di vaste aree delle province di Salahuddin, Kirkuk e Diyala. L'offensiva non ha incontrato resistenze. Il premier iracheno Nuri Al Maliki ha silurato diversi ufficiali delle forze di sicurezza accusati di non essere riusciti a fare fronte all'avanzata degli jihadisti nel Paese. Il primo a essere fatto fuori è stato il comandante in capo responsabile della provincia di Ninive (nord), caduta in gran parte nella mani dei ribelli dell'Isis.

Onu: "Minaccia esistenziale per l'Iraq" - L'inviato speciale dell'Onu a Baghdad, Nikolay Mladenov, ha parlato di "minaccia esistenziale" per l'Iraq. Mentre il presidente della commissione Onu d'inchiesta sulla Siria, Paulo Pinheiro, ha denunciato il pericolo di "una guerra regionale in Medio Oriente" a causa della contrapposizione tra sciiti e sunniti.

Obama invia 300 soldati Usa in Iraq - Quasi 300 soldati Usa, "equipaggiati per il combattimento", stanno arrivando a Baghdad, mentre il Pentagono rafforza la sua presenza navale nelle acque del Golfo e alti funzionari del Dipartimento di Stato hanno avuto un primo contatto con diplomatici iraniani per discutere della crisi in Iraq: di fronte all'avanzata qaedista, Obama dispone una serie di risposte e si prepara a ordinare ulteriori contromisure, scegliendo tra una vasta gamma di opzioni, militari (con i droni in primo piano) e non.