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Ue, proposta di bilancio da 1.279 mld: più fondi a difesa, migranti, sviluppo

Si tratta del primo bilancio Ue post Brexit che prova a coprire un ammanco da 15 miliardi

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La proposta del nuovo bilancio Ue "ammonta a 1.279 miliardi di euro", con "contributi addizionali limitati ma necessari per finanziare le nuove priorità", che portano la cifra all'1,11% del Pil.

Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, presentando il bilancio Ue 2021-2027. Il provvedimento prevede due nuovi fondi per l'eurozona (uno per la stabilizzazione degli investimenti pubblici e uno per la realizzazione delle riforme) e una maxi allocazione di 20 miliardi alla difesa comune europea.

I numeri - La proposta prevede un bilancio complessivo da 1.279 miliardi di euro, in termini di impegni a prezzi correnti, per i sette anni dell'esercizio, corrispondente all'1,11% del Pil complessivo dei Ventisette, in leggero aumento rispetto dell'1% dei Pil dei Ventotto dell'attuale quadro di bilancio pluriennale 2014-2020. Vengono tagliati di circa il 5% i fondi Ue di coesione e per la Pac, la politica agricola comune, ma vengono anche raddoppiate le risorse per la questione migranti (2,6 volte in più rispetto ai fondi attuali), Erasmus e giovani (2,2 volte), sicurezza (1,8 volte), digitale e ricerca (1,6 volte).

Nello specifico, alle diverse macroaree verranno allocate le seguenti risorse: Politiche coesione e valori 442,4 miliardi di euro; Pac e ambiente 378,9 miliardi di euro; Mercato unico e società digitale 187,4 miliardi di euro; Vicinato e relazioni esterne 123 miliardi di euro; Pubblica amministrazione Ue 85,3 miliardi di euro; Gestione migranti e controlli frontiere 34,9 miliardi di euro; Sicurezza e difesa 27,5 miliardi di euro​.

Le novità più importanti -  La proposta dell'Ue comprende l'integrazione nel bilancio del Fondo europeo di sviluppo, che finora è  stato un accordo intergovernativo. Non solo: si tratta del primo bilancio Ue post Brexit che prova quindi a sostituire un ammanco da 15 miliardi. L'aumento di risorse necessario per finanziare le nuove priorità del bilancio Ue 2021-2027 verranno ricavate da nuove risorse proprie dell'Ue (80%) e risparmi (20%), per un totale fino a 22 miliardi l'anno pari al 12% dell'intero bilancio europeo. Le nuove risorse includono una tassa sulla quantità di plastica non riciclabile per Paese (80 centesimi a kg), il 20% dei proventi della vendita delle quote di emissioni di CO2 e un'aliquota del 3% sulla nuova base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società.

La nuova difesa comune europea - Per la prima volta alla difesa comune viene destinato uno stanziamento di circa 20 miliardi di euro. La fetta maggiore dei soldi (13 mld) sarà destinato al Fondo europeo per la difesa e sarà suddivisa tra la parte cooperazione industriale (8,5 mld) e quella per il sostegno delle attività di ricerca e sviluppo (4,1 mld). Un'altra fetta consistente di fondi (6,5 mld) andrà invece alla mobilità militare. Nell'attuale bilancio pluriennale 2014-2020 al Fondo europeo di difesa sono stati destinati 590 milioni di euro mentre nulla era andato a sostenere la mobilità militare.

I due nuovi fondi - I due nuovi fondi istituiti per l'eurozona valgono in totale 55 miliardi. Il primo, il Fondo di stabilizzazione degli investimenti, sarà di 30 miliardi e sarà destinato a quei Paesi colpiti da crisi per aiutarli a mantenere costante il livello di investimenti pubblici tramite prestiti garantiti dal bilancio Ue. Il secondo fondo, da 25 miliardi, sarà invece, destinato a fornire sostegno ai Paesi per la realizzazione delle riforme e per assicurare la convergenza per quelli che adotteranno l'euro.​

Il commento di Juncker - "Oggi è un momento importante per la nostra Unione", ha dichiarato il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. "Il nuovo bilancio - ha continuato - rappresenta l'occasione per plasmare una nuova, ambiziosa Unione a 27, con al centro il vincolo della solidarietà. Con la proposta di oggi abbiamo presentato un piano pragmatico su come fare di più con meno". Il numero uno della Commissione ha anche affrontato il tema della politica commerciale comunitaria: "Abbiamo preso nota della esenzione generosamente accordata dal presidente degli Stati Uniti all'Ue" per quanto riguarda i dazi americani sulle importazioni di acciaio e alluminio, "ma vorrei reiterare l'appello agli Stati Uniti a rendere questa esenzione incondizionata e permanente".