Bambini con una marcia in più grazie alla musica
Non il dono di una dote, ma lʼapproccio a una nuova educazione
Di frequente si crede che il fatto musicale sia una questione di miracolosa abilità che alcuni possiedono e altri no: una dote, per l'appunto.
In realtà numerosi studi hanno da tempo dimostrato gli
effetti benefici
della musica sull'apprendimento. I bambini non diventano più intelligenti grazie a quello che un tempo era stato definito l'effetto Mozart, bensì vengono coinvolti nello sviluppo di abilità che concorrono a dare vita a un concetto di apprendimento ben più ampio. Ecco perchéla musica
non è semplicemente una dote, ma un'educazione
.Nel 1993 uno studio scientifico condotto dalla ricercatrice
Frances Rauscher
aveva valutato la possibilità che l'ascolto dellamusica classica
, nello specifico la Sonata in re maggiore per due pianoforti di Wolfgang Amadeus Mozart, influisse sull'intelligenza tanto da migliorare le performance degli studenti in alcuni test: concetto ripreso nel volume The Mozart Effect, scritto da Don Campbell e pubblicato nel 1997.Fare musica in realtà non fa diventare intelligenti, come poi smentito da ulteriori indagini. È impossibile parlare in generale di musica, fra l'altro, perché l'incremento delle prestazioni dipende sempre dal piacere e dal gradimento che possiamo trarre da un certo autore: la musica produce effetti significativi solo quando incontra l'entusiasmo dell'ascoltatore.
La passione
costituisce la preziosa miccia in grado di suscitare una risposta, influenzare l'attività mentale e creare uno stimolo, anche da parte dei più piccoli.All'interno di gruppi con bambini fra 1 e 5 anni d'età l'
approccio al suono
avviene attraverso il suono e la modulazione della voce, oltre all'utilizzo di strumenti che anche i piccoli possono facilmente manipolare, per esempio tamburi e percussioni. Ballare, imparare a muovere il corpo, capire l'esistenza di un ritmo e i momenti di pausa o silenzio, creare una connessione fra singolo e gruppo diventano dunque strumenti di un'educazione del bambino in senso totale, al di là del fatto musicale.La musica stimola una risposta emotiva; essa possiede un intenso potere evocativo in grado di coinvolgere l'interiorità dell'individuo. Inoltre, soprattutto nel delicato momento dell'infanzia è un modo per superare la timidezza e trovare il confronto amichevole con un gruppo che diventa orchestra ideale e luogo di incontro. Un luogo dove prende forma
un'educazione al silenzio e all'armonia
, che è intreccio di suoni e modi di essere diversi in grado di formare un'unica sinfonia.
Le notizie del giorno