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Azzurra Gronchi, borse per donne che affrontano la vita con brio!

La stilista toscana, cresciuta nellʼazienda conciaria di famiglia, lancia il luxury brand Azzurra Gronchi, tra tradizione e modernità.

Azzurra Gronchi è una ragazza radiosa e brillante.

Carattere determinato, sorriso smagliante, spirito imprenditoriale ed estro creativo: questi gli ingredienti del successo del brand di borse ed accessori di lusso, che la giovane fashion designer ha lanciato sul mercato sei anni fa. Le sue creazioni si distinguono per qualità del pellame e della manifattura artigianale, originalità delle forme, vivacità dei colori, spiritosità delle texture, pregiatezza delle lavorazioni. Pezzi unici e inimitabili che testimoniano l'eccellenza del made in Italy nel mondo.

Azzurra, possiamo parlare del tuo legame con il settore della pelletteria come di una "storia di famiglia". Ma com'è nata la tua passione per la moda e, in particolare, per gli accessori? Quando hai realizzato che saresti diventata una designer?
La mia famiglia, oltre quarant'anni fa, ha fondato la Samanta, una conceria specializzata nella produzione di pellame di altissimo livello. La nostra azienda sorge a Ponte a Egola, in Toscana, nel polo conciario più importante del mondo. Possediamo dei macchinari di tecnologia avanzata che riescono a ricreare non solo le texture, ma anche disegni, fantasie e colorazioni particolari. Sin da bambina ho vissuto in prima persona questa realtà, fatta di materia, pura artigianalità, solida esperienza. Ho respirato da sempre l'odore autentico del pellame e la passione per la moda. I miei genitori già a quei tempi collaboravano con le più importanti maison del mondo. Tutti questi stimoli hanno alimentato lo spirito creativo che già custodivo nel mio patrimonio genetico. Nella mia vita non avrei potuto fare altro che la designer di accessori in pelle!

Qual è stato il tuo percorso formativo prima di diventare una stilista e di fondare, nel 2011, il brand che porta il tuo nome Azzurra Gronchi?
Il mio percorso di studi e le mie prime esperienze professionali sono state funzionali alla realizzazione di un sogno che da sempre condividevo con mio padre: creare una linea di borse che fosse un prodotto totalmente nostro, dall'inizio alla fine del processo produttivo, senza fornitori o intermediari terzi, utilizzando il pellame della conceria di famiglia. Per raggiungere questo obiettivo ho dapprima conseguito il diploma di modellista di calzature, ho quindi frequentato il Polimoda di Firenze, studiando sia design che marketing dell'accessorio, in modo da avere una visione completa anche sulle logiche del mercato. Ho sempre cercato di fare esperienze significative nel settore: rinunciavo alle mie vacanze estive per lavorare come stagista nei grandi calzaturifici. Dopo il diploma al Polimoda, sono stata diversi anni nell'ufficio stile di Ferragamo, poi in quello di Dolce&Gabbana, per approdare infine da Costume National, con un ruolo di maggiore responsabilità: seguivo infatti tutta la linea accessori al fianco di Ennio Capasa, fondatore e direttore creativo della Maison. Mi sono finalmente sentita pronta per lanciare il mio brand e così dare vita al progetto di famiglia.

Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono le borse Azzurra Gronchi?
Attraverso le mie collezioni voglio innanzitutto trasmettere positività, allegria, divertimento. Il mio stesso nome, Azzurra, rispecchia questo messaggio di leggerezza e ben si addice al mio carattere, solare e giocoso. In tutte le mie creazioni cerco di inserire degli elementi che facciano sorridere, che siano colori, forme o immagini . Non mi piacciono i loghi in vista, preferisco comunicare il mio brand in modo sensoriale. Punto ad introdurre sul mercato degli articoli inediti, esclusivi ed originali. Affido la riconoscibilità delle mie borse alla forma o alla lavorazione, puntando sulla forte identità del prodotto.

Dunque forma e lavorazione come tratti distintivi delle tue creazioni. Quali sono gli elementi di innovazione che rendono le tue borse dei pezzi unici al mondo?
La mia borsa iconica ha una “shape” unica sul mercato, è comoda, leggera e ha un'apertura “magica”: basta infatti una mano sola. E' declinata in tre diverse dimensioni: big, mini e nano. Volevo creare una borsa vera, durevole nel tempo e nel guardaroba di una donna. Ho inoltre inventato una nuova tecnica di infilatura sul pellame, realizzata totalmente da mani esperte. Questo risultato è stato possibile grazie anche alla nascita, l'anno scorso, della Azzurra Srl, che ho fondato insieme a Claudio Martini della Martini Group, storica azienda di Montelupo, concentrata sulla piccola pelletteria di lusso, e all'ingegnere Irene Martenghi. Questa nuova realtà manifatturiera mi permette di definire oggi le mie borse come un prodotto a chilometri zero: tutto si svolge all'interno dello stesso distretto, senza fornitori esterni, dalla lavorazione del pellame alla realizzazione dell'accessorio finito, con estrema valorizzazione della artigianalità del territorio e della manualità made in Italy. E' la tradizione che si traduce in modernità.

Qualche anticipazione sulla collezione FW17?
A differenza dell'estate, dove dominano le tinte forti, audaci e grintose, per il prossimo autunno-inverno ho deciso di puntare sul monocolore, più in linea con i toni della stagione. Le borse della collezione FW17 prevedono anche una colorazione a strisce, nelle sfumature del rosa e del grigio. Un'altra novità saranno i disegni di simpatici animaletti, realizzati sempre secondo la mia tecnica ad effetto pixel. In questo modo voglio continuare a far vivere l'aspetto più giocoso e “funny” della mia produzione.

Mettendo da parte per un attimo la tua incontenibile creatività, mi racconteresti come ami trascorrere il tuo tempo libero?
Nel weekend mi piace tornare in Toscana, la mia terra, nelle campagne tra Pisa e Firenze. Lì trascorro il mio tempo in famiglia e con i miei cani, i miei gatti e soprattutto con il mio cavallo. Mio padre aveva un vero e proprio allevamento, si chiamava Valle Azzurra. E' stato lui a trasmettermi la passione per l'equitazione. Quando purtroppo è mancato, quattro anni fa, io e mia madre abbiamo dovuto rinunciare a questa attività, ma abbiamo tenuto con noi Mito di Azzurra, il cavallo preferito di mio padre, che da allora è diventato il mio amico inseparabile.

Cosa sogni per il futuro di Azzurra Gronchi?
Il mio desiderio è quello di sviluppare una rete di distribuzione internazionale attraverso dei monomarca. Mi piacerebbe anche arrivare a disegnare e produrre un total look. Nella collezione SS17, attualmente nei negozi, ho già previsto una capsule composta da quattro sandali, che rispondono alla filosofia del brand e utilizzano la stessa caratteristica tecnica di lavorazione. Nella moda come nella vita non bisogna mai smettere di osare!