Lo studio di Boston Consulting Group rivela come i consumatori si preparano alla stagione degli sconti pre natalizi: nove su dieci faranno acquisti, con l'aiuto dell'AI per confrontare prezzi e prodotti
© Istockphoto
Il Black Friday è ormai entrato nelle abitudini di acquisto degli italiani. Non è più solo una moda importata dall'America, ma un appuntamento fisso che viene atteso e pianificato con la stessa attenzione riservata ai tradizionali saldi estivi e invernali. Lo conferma uno studio di Boston Consulting Group su oltre 10mila consumatori in dieci Paesi, tra cui 1.023 in Italia: il 97% degli italiani conosce il Black Friday, l'85% il Cyber Monday e più della metà (56%) anche il Singles' Day, l'evento di shopping nato in Cina.
Ma c'è di più: circa sette italiani su dieci ammettono di rimandare deliberatamente gli acquisti durante l'anno per approfittare delle promozioni autunnali. Una strategia che si traduce in numeri concreti: la spesa media prevista per questa stagione è di 420 dollari, circa 360 euro, tra le più alte in Europa.
Chi pensa che gli italiani si fiondinosi sulle offerte all'ultimo momento si sbaglia. Il 60% dei consumatori nel nostro Paese inizia a cercare le migliori occasioni già tra fine ottobre e i primi giorni di novembre. Non è un comportamento impulsivo, ma una caccia all'affare organizzata e metodica.
"I consumatori italiani stanno riscrivendo le regole dello shopping", spiega Simone Gentili, Managing Director & Partner di Bcg. "Nove italiani su dieci parteciperanno agli eventi promozionali di fine anno, un dato che indica fiducia e maturità più che impulso alla spesa. Lo shopping diventa infatti più strategico: a livello globale il 64% dei consumatori sfrutta l'occasione per acquistare i regali di Natale, ma si riserva anche una parte crescente del budget a prodotti personali e di fascia più alta".
Le preferenze di spesa degli italiani riflettono un equilibrio tra esigenze pratiche e voglia di prendersi cura di sé. In cima alla lista restano l'elettronica (scelta dal 51% degli intervistati) e l'abbigliamento (50%), ma cresce in modo significativo il settore beauty e profumi (34%), segno di una ricerca di benessere personale che non passa in secondo piano nemmeno in tempi di incertezza economica.
Un dato interessante: il 20% degli italiani preferisce comprare meno prodotti ma di qualità superiore, investendo parte del proprio budget in articoli di fascia più alta. Un segnale che il consumatore italiano cerca valore, non solo risparmio.
Quando si tratta di decidere dove comprare, Amazon resta il punto di riferimento principale per il 61% degli italiani, seguito da Google (24%) e dai siti ufficiali dei brand (17%). Tra i social network, Instagram guida la classifica (16%), seguito da Facebook (10%) e TikTok (9%).
Ma attenzione: il digitale non ha ucciso i negozi fisici. Anzi, l'Italia si conferma uno dei mercati più "ibridi" d'Europa: il 60% dei consumatori alterna acquisti online e visite in negozio. La scoperta del prodotto avviene spesso online, ma la decisione finale si consolida toccando con mano la merce in negozio.
Una delle novità più significative emerse dallo studio riguarda l'uso dell'intelligenza artificiale generativa per fare acquisti. L'Italia è tra i Paesi più avanzati in questo campo: il 50% degli intervistati ha già utilizzato o è pronto a utilizzare strumenti come ChatGpt per lo shopping, una percentuale superiore alla media globale del 48%.
Gli italiani usano l'AI soprattutto per confrontare prodotti (46%), trovare le migliori offerte (42%) e approfondire le caratteristiche tecniche (41%). Non è più solo una curiosità tecnologica, ma un vero strumento di supporto alle decisioni d'acquisto. "Oggi il digitale è il cuore dell'esperienza d'acquisto", sottolinea Gentili. "Il 60% dei consumatori alterna online e negozio fisico, quasi la metà utilizza pagamenti flessibili e uno su due si affida già all'intelligenza artificiale generativa per scegliere e confrontare prodotti. In un contesto di incertezza economica, la tecnologia diventa un fattore di fiducia".
Gli italiani sono sensibilissimi al prezzo: l'82% dichiara di prestare molta attenzione alle variazioni di costo e alle promozioni, una delle percentuali più alte in Europa. Ma non amano le complicazioni. Il 60% degli italiani predilige le promozioni dirette e chiare (con una certa percentuale di sconto uguale su tutto), il 48% cerca scontistiche elevate e il 44% apprezza soprattutto i costi di spedizione ridotti o gratuiti. La soglia psicologica per considerare un'offerta davvero conveniente si attesta intorno al 30%: al di sotto, lo sconto viene percepito come poco significativo.
Le promozioni tipo "2x1", i giochi a premi e gli sconti condizionati all'iscrizione? Non fanno breccia. Gli italiani premiano i brand con politiche di prezzo lineari e comunicazione affidabile, dimostrando una crescente propensione alla fedeltà verso le aziende che si dimostrano coerenti e trasparenti.
Non tutte le categorie di prodotti sono uguali quando si parla di sconti attesi. Gli italiani si aspettano le riduzioni più consistenti nell'abbigliamento e nelle calzature per adulti (38%), seguiti da mobili e arredamento (35%), gioielli e orologi (34%). Più basse le aspettative per elettronica di consumo e intrattenimento (entrambi al 30%).
Per i commercianti italiani, questa stagione promozionale rappresenta un'occasione strategica, ma solo se sapranno intercettare le nuove abitudini dei consumatori.
1. Anticipare: le campagne di sensibilizzazione vanno attivate già tra ottobre e inizio novembre, con offerte personalizzate, accessi prioritari e programmi fedeltà. Liste d'attesa e countdown possono stimolare l'interesse del 60% degli italiani che inizia a cercare offerte già a inizio novembre.
2. Integrare online e offline: più della metà degli shopper italiani adotta un approccio ibrido, quindi l'esperienza deve essere fluida e integrata tra ecommerce e acquisto in negozio fisico, valorizzando formule omnicanale come il click-and-collect.
3. Sfruttare l'intelligenza artificiale: anche i retailer devono utilizzare l'AI per offrire raccomandazioni personalizzate, ottimizzare i prezzi in tempo reale e rafforzare la fiducia dei consumatori.
4. Puntare su trasparenza e coerenza: promozioni chiare, consegne puntuali e politiche di reso semplici sono gli elementi che trasformano il picco stagionale in una leva di fedeltà duratura.