Vite Straordinarie di Emilio Fede
Il direttore del Tg4 Emilio Fede è al centro del nuovo appuntamento con Vite Straordinarie - in onda su Retequattro, il 12 ottobre in prima serata - il programma di approfondimento a cura di Videonews, condotto da Elena Guarnieri, dedicato ad alcune delle più importanti personalità del 900 e non solo.
A raccontare in diretta la storia delluomo, dello scrittore e del giornalista, saranno presenti con lui in studio, il Colonnello Maurizio Cocciolone; le giornaliste Anna Migotto, Gabriella Simoni e Maria Leitner, il vicedirettore del Tg5 Toni Capuozzo; la soubrette Mirka Viola. Nel corso della puntata sono inoltre previsti collegamenti telefonici con protagonisti del mondo dello spettacolo e della politica.
Giornalista e scrittore, già direttore del Tg1 (dal 1981 al 1982) e attualmente direttore del Tg4 (ruolo che ricopre dal 1992), Fede vanta una carriera lunga e costellata di grandi successi professionali.
Nel 1989 lascia la Rai per passare alla Fininvest. Il primo incarico è quello di direttore di Videonews e poi di Studio Aperto, che sarà il primo notiziario ad annunciare in diretta l'inizio della prima Guerra del Golfo, il 17 gennaio 1991, proprio nel giorno della sua prima messa in onda su Canale 5. Studio Aperto sarà anche il primo telegiornale ad informare sulla cattura dei due piloti italiani Gianmarco Bellini e Maurizio Cocciolone.
Nel 1993 lascia la direzione di Studio Aperto, per passare alla direzione del nuovo telegiornale di Retequattro che, nel luglio del 2004, conduce in diretta da Nassiriya per portare la sua solidarietà ai militari italiani colpiti dall'attentato del 12 novembre 2003.
Dal 1997, Fede ha dato alle stampe Finché c'è Fede, seguito da Privé. La vita è un gioco (1998); L'invidiato speciale (1999); La foglia di fico (2000); Samba dei ruffiani (2001); La cena dei cretini (2002); Ladro d'amore (2003); Peluche (2005); Fuori Onda (2006); Dietro lo schermo. Larte della comunicazione televisiva (2008).
Nei prossimi appuntamenti, Vite Straordinarie accenderà i riflettori sulla dinastia De Sica e su Enzo Ferrari.