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Una collezione che è composizione di pezzi metamorfici. Elementi vestimentari della storia della moda, del costume, che si fondono con una sintassi contemporanea.

La Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti ha inaugurato PM23, il nuovo spazio culturale situato nel cuore di Roma, al civico 23 della storica Piazza Mignanelli.

Dopo aver svelato le loro identità, le due artiste si sono esibite con i loro successi più iconici

Si è tenuta presso il club Armani/Privé di Milano, la presentazione delle divise ufficiali EA7 Emporio Armani della squadra azzurra per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.

Proprio come quando si rovistano i vecchi oggetti in una vecchia soffitta, MAITREPIERRE mescola codici di epoche diverse, fondendoli con nuove tecniche.

L’esposizione esplora i temi di una visione nella quale forma pura e tessuti preziosi celebrano la bellezza in un racconto declinato al presente.

La collezione fonde nostalgia e una moderna eleganza, prendendo ispirazione dallo spirito enigmatico e magico del film “Picnic at Hanging Rock”.

La collezione esplora il concetto di ambiguità come un tentativo di connettere elementi contrastanti attraverso la materialità, la forma e il significato.

Il tailoring è un’invenzione inglese; la formalità che dona è un framework per esprimere se stessi.

Un’eleganza sospesa tra struttura e leggerezza, tra maschile e femminile: ogni capo è l’incontro tra precisione sartoriale e libertà fluida.

Texture lussuose, colori bruniti e silhouette esagerate.

Come un teatro di illusioni oniriche, la collezione CHANEL, presentata dal Creation Studio, gioca su scale di dimensioni, lunghezze e proporzioni.

È la contraddizione tra il lusso e l’opulenza e la semplicità più sobria e istintiva della donna Chloé.

Il tailoring è un’invenzione inglese; la formalità che dona è un framework per esprimere se stessi. Non c’è niente di più sexy di un suit!

La realtà di una costruzione è il suo spazio interno, quello che si abita: questo vale per l’architettura, e vale anche per la moda.

Non è mai il corpo che si adatta all’abito, ma l’abito che si adatta al corpo.